Girifalco. Il Comitato Emergenza Sanità alla giunta Cristofaro: “Inerzia sui dossier sanitari: ora basta con l’alibi del Covid”

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Il municipio di Girifalco

Sulla Rems, l’appello a Longo e all’Asp di Catanzaro: “Si metta la parola fine a questa vicenda e si aprano finalmente le porte della residenza regionale di Girifalco”.

  12 giugno 2021 14:43

di MASSIMO PINNA

Il Comitato che a giorni si trasformerà formalmente in associazione, interviene sul nulla di fatto dopo l’incontro del 24 aprile.

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Rems, poliambulatorio, Suem 118, contrada Serra, psichiatria, hub vaccinale. Un elenco per nulla esaustivo ma che fanno parte del dossier sanità girifalcese. Da sempre sotto attenzione del Comitato Emergenza Sanità, nato proprio per affrontare i temi della sanità territoriale.

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Temi al centro di un incontro, avuto in Comune lo scorso 24 aprile, tra i rappresentanti del Comitato con il sindaco di Girifalco, Pietrantonio Cristofaro, il vicesindaco con delega alla Sanità Alessia Burdino, il capogruppo di maggioranza Girolamo Tucci e la consigliera comunale Delia Ielapi.

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Incontro dal quale emerse la volontà di collaborare in modo costruttivo alla definizione delle varie vertenze sanitarie aperte.

Ma, ad oggi, dopo l’incontro e pur tenendo conto dell’emergenza Covid e delle sue fasi periodicamente recrudescenti, come denunciano oggi dal Comitato, “il nulla, non abbiamo avuto nessun riscontro successivo all’incontro”.

Ed eccole, nello specifico, le rimostranze del Comitato.

“Sul progetto collaterale al Rems, del poliambulatorio, in assenza di comunicazioni amministrative, chiediamo che sta facendo l’Asp di Catanzaro, o come si sta determinando?”.

E continuando sul “progetto dei progetti” al quale è legato il rilancio di Girifalco, ovvero la Rems, “ci appelliamo nuovamente al commissario Guido Longo e alla triade commissariale affinché si concludi rapidamente l’iter finale e si passi all’avvio ufficiale della residenza sanitaria. E – aggiungono – senza dimenticare che, di pari importanza è l’avvio delle procedure concorsuali per il reclutamento pubblico del personale”.

Insomma, “nessuno si illuda di poter trovare scorciatoie, di tutto questo è stato già ampiamente interessato il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri”.

Non per ultimo, certo, la domanda agli amministratori locali. “Che fine ha fatto l’Hub vaccinale, tanto pomposamente annunciato dal Comune? Si può sapere come e perché su questo progetto tanto importante per la salute pubblica in tempi di pandemia, è calato il silenzio?”.

Dunque, “basta con l’alibi del Covid, i dossier sanitari languono, l’amministrazione comunale ha il dovere, se non l’obbligo, di smuoversi dall’inerzia sostanziale sulle emergenze sanitarie”.

Ad avvalorare la tesi portata avanti dal Comitato, si evidenzia che “tantissime persone, sostenitori di questa amministrazione, ci hanno palesato la loro delusione per l’incapacità amministrativa dell’attuale giunta comunale, e a giorni manifesteranno pubblicamente il loro dissenso sulla mancanza di visione politica e per un’azione amministrativa improntata esclusivamente al piccolo cabotaggio”.

E sempre per restare sul pezzo, il Comitato sottolinea, a proposito, “l’inesperienza e a volte l’incapacità l’abbiamo constatata sulla gestione del Covid, oltre alla mancanza, ribadiamo, di visione progettuale - concludono - sulla prossima programmazione del Recovery fund”.



 

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