di MASSIMO PINNA
L’aveva quasi previsto, ieri, lo stesso Pietrantonio Cristofaro. L’ormai ex sindaco di Girifalco nel suo intervento, l’ultimo da sindaco di Girifalco aveva ammesso (LEGGI QUI) e, quasi, anticipato l’epilogo di oggi. Quando ha ammesso come non avesse più i numeri in consiglio comunale, ma che non avrebbe mollato facilmente.
Solo che il “redde rationem” era previsto per la prossima seduta di bilancio. Invece, stamattina, in simultanea, sette consiglieri comunali su 13 eletti compreso il sindaco, si sono dimessi, provocando la caduta di tutto il consiglio. Un consiglio eletto il 31 maggio 2015 e che, quindi, senza l’emergenza Coronavirus, sarebbe giunto probabilmente alla sua conclusione naturale alla quale mancava ormai un mese circa.
Ma come noto, le elezioni amministrative sono state rimandate a data da destinarsi, tra settembre e dicembre, quindi la compagine Cristofaro avrebbe ancora amministrato. Bilancio, opere pubbliche, assunzioni ecct. Questo ha probabilmente rappresentato la classica goccia che ha fatto traboccare il classico vaso degli attendismi, specie di parte della sua ex maggioranza. Tra i setti dimissionari, oltre ai Democratici di Teresa Signorello, Mario Deonofrio, Mimmo Defilippo, e ai già fuoriusciti da tempo dalla maggioranza, Concetta Piccione e Filippo De Stefani, si sono aggiunti, infatti, l’ex vicesindaco Maurizio Siniscalco e ancora di più l’ormai anche lei ex, il presidente del consiglio comunale Elisabetta Ferraina.
Qualcosa, si era presentito nella riunione informale per i buoni spesa del 1 aprile, quando lo stesso schema di voto delle dimissioni di oggi, aveva rigettato le proposte di Cristofaro e accolta quella di Signorello. Era, evidentemente, l’epilogo della fine per questa esperienza amministrativa. Ironia della sorte, il patto civico della lista “Solo Girifalco”, ribattezzato il patto del Nazareno in salsa girifalcese, con elementi di centro-destra e centrosinistra, che portò alla vittoria di Cristofaro, è lo stesso, con alcuni protagonisti diversi, che lo ha portato a cadere. Ai voti dei Democratici, si sono aggiunti prima quelli di Piccione e De Stefani, poi quelli di Siniscalco e Ferraina notoriamente di centrodestra, la Ferraina stessa coordinatrice locale di Forza Italia. Infine, una curiosità statistica, per la serie non c’è due senza tre. In dieci anni, questa è la terza amministrazione che cade anzitempo. Nel 2010 fu l’allora sindaco Rocco Signorello a cadere, nel 2015 Mario Deonofrio. Oggi è toccato a Pietrantonio Cristofaro.
E in tutti e tre i casi, la crisi si è consumata fuori dal consiglio comunale, con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri presentate o dal notaio, come nel 2015, o direttamente all’ufficio protocollo del Comune come stamattina.
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