di MASSIMO PINNA
Una casa popolare, in condizioni precarie, a dire poco. Con evidenti segni di infiltrazioni, diffusa umidità. Insomma, un ambiente poco salubre, soprattutto per i bambini.
E con Anna Silipo, una mamma di Girifalco, che vive da sola, di figli ne convivono ben tre. Tutti e tre minorenni. Che non la mamma condividono gli angusti e umidi metri quadri di questo alloggio popolare di Via Como, a Girifalco. Francesca di 12 anni, Alessio di 10 anni e Jessica Maria di 9 anni. Ad aggravare la condizione di questa famiglia, il fatto che la piccola ha una disabilità. Ecco la lettera, l’accorato appello della signora Anna. Alle istituzioni interessate, innanzitutto, Comune e Aterp.
“Mi chiamo Silipo Anna. Sono nata a Girifalco il 26 novembre 1969 e sono residente in Rione Como IV Traversa N 20. Scrivo per esporre il mio problema e perché ho bisogno di aiuto perché da sola non posso farcela. Difendo soltanto – afferma - un mio diritto e quello della mia famiglia. Di vivere in una casa sana, con i servizi igienici che funzionano e di una stanza da letto per poter dormire tranquillamente. La mia è una casa popolare e vivo da sola con tre figli. La casa sta cadendo a pezzi e da molti anni sto lottando per avere un aiuto dal comune. Questo io chiedo: Per tutti e 3, i miei figli devono vivere in una casa decente e abitabile".
"Già 3 anni fa, mentre mia mamma stava morendo hanno fatto un sopralluogo i vigili che dopo aver visto la casa, hanno accertato che era pericolante e che dovevamo lasciarla immediatamente – aggiunge - non avendo la possibilità di andare altrove, io e i miei figli viviamo ancora nella stessa casa dove la situazione peggiora giorno dopo giorno. Nelle mie possibilità ho fatto dei lavoretti ma non sono serviti a niente. Intanto mia mamma è morta e da allora ho sentito solo parole e promesse ma nessun fatto. Io continuo ad andare al comune per esporre il mio problema che oramai conoscono molto bene".
"Con la speranza di una risposta positiva ma non riesco – denuncia - nemmeno a parlare con gli interessati. Io chiedo semplicemente che qualcuno possa ascoltarmi perché fino adesso non sono stata presa in considerazione. Faccio tutto questo – conclude - per il bene dei miei figli e io non posso più aspettare. Silipo Anna”.
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