Girifalco, parla il presidente del consiglio comunale uscente. Ferraina: “I 5 anni erano finiti. Non c’era più la nave, solo gelosie”

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Girifalco, parla il presidente del consiglio comunale uscente. Ferraina: “I 5 anni erano finiti. Non c’era più la nave, solo gelosie”
Elisabetta Ferraina
  01 maggio 2020 19:20

Elisabetta Ferraina, presidente del consiglio comunale dimissionaria, coordinatrice di Forza Italia, interviene su questa crisi aperta con le dimissioni di sette consiglieri e finita con l’arrivo del commissario Costanza Pino. Sulla quale, chiarisce subito Ferraina, come “la dottoressa Pino ha i pieni poteri di un consiglio comunale e può far fronte anche ad interventi urgenti e straordinari”. Una maggioranza ormai minoranza dalla quale lei stessa è uscita. E dove, ormai “c’erano solo gelosie e ripicche. Capisco il livore di chi – sottolinea - ha perso qualcosa per cui davvero dovrebbe dire grazie ogni santo giorno, senza pretendere altro ed invece! E capisco che l'accanimento verso la mia persona sicuramente è utile e funzionale qualcuno si sta già proiettando nel suo futuro sogno amministrativo. La memoria è sempre troppo corta. E la troppa educazione e disponibilità non pagano mai. Come in ogni piccola o grande società che si rispetti un buon capro espiatorio serve a tutti. L'avete trovato! Ma spesso e volentieri (dicono) dietro il pianto del vittimismo si nasconde il miglior carnefice. La coscienza retta si ride delle bugie della fama. Ed io ho la coscienza pulita e a posto. Come l'ho sempre avuta”.

Sulla fine di questa esperienza, avendola vissuta personalmente, Ferraina, illustra lo stato dell’arte.

Banner

“Avevo preso in considerazione l'idea di dimettermi a prescindere da quello che avrebbero fatto altri consiglieri. E' errato anche parlare di una vera e propria interruzione di mandato. I cinque anni sono ampiamente trascorsi. L'amministrazione Cristofaro è giunta - afferma - alla fine della sua legislatura nonostante i tanti problemi e i numeri (da sempre) ballerini, che hanno richiesto sacrifici. pazienza e comprensione. E' vero anche che per abbandonare una nave, prima di tutto deve esistere questa nave, un equipaggio ed un capitano che guidi tutti verso un'unica direzione. Quando ho maturato la mia decisione non c'era più nulla di tutto questo. Qualcosa è decisamente andato storto o semplicemente tutti stavano già navigando consapevolmente verso altre rotte. Bisognerebbe, ogni tanto, avere anche il coraggio di fermarsi un attimo a riflettere sugli errori commessi, magari anche analizzarli, magari risolverli invece di correre, dire sempre si, e continuare a correre senza ascoltare nessuno e sfuggendo decisamente alla realtà dei fatti. Accanirsi alcune volte è dannoso. E rimanere seduti – evidenzia - magari anche sbandierando (quotidianamente) ai quattro venti, il fallimento amministrativo è sicuramente molto più facile. Per alcuni davvero comodo. Come comodo aspettare sempre che qualcun'altro si faccia carico di decisioni coraggiose".

Banner

Ferraina non risparmia niente: "Perchè le decisioni coraggiose soprattutto quando sono scomode ed impopolari non piacciono a nessuno. Diventare un bersaglio facile per chi ama i like sui social men che meno. Meglio cullarsi nella propria ovattata viltà. Fare i finti tonti genera negli altri un sentimento di tenerezza. A me rabbia”.

Banner

Dal punto di vista personale, Ferraina commenta come “concludo questa esperienza sommariamente come l'ho iniziata. Un curriculum professionale decisamente congelato. Un hard disk pieno di tante tante tante cartelline (progetti, iniziative, bandi, atti amministrativi, idee che hanno preso forma) inerenti il comune di Girifalco e qualche persona scesa dal quel piedistallo che solidamente in questi anni io gli avevo costruito. I piedistalli mi vengono benissimo. E poi tanta e amara consapevolezza, che come ogni consapevolezza arriva, magari tardi, ma arriva. Ed il dispiacere (nessun amministratore lo potrebbe essere più di me) di concludere questo percorso che mi ha vista sempre in prima linea nel modo che mai avrei immaginato. Una sorta di dura palestra di vita”.

Sui prossimi mesi, dice: “io non so cosa ha in serbo il futuro per il Comune di Girifalco. Quello che auguro a questa comunità è di lavorare a delle squadre che oltre alle competenze tecniche ( fondamentali) mettano insieme persone che si rispettino profondamente e seriamente evitando così di incorrere in teatrini, dispetti, gelosie, sotterfugi, dietrologie e capricci vari. Evitando tutti quegli atteggiamenti che finiscono per rallentare l'attività amministrativa (a discapito di chi lavora) e per spegnere definitivamente la voglia di fare di chi amministra solo per fare".

Ferraina sulle ultime vicende: “non ho mai preteso nè pretendo di essere compresa da tutti. Non ho mai avuto l'ambizione o peggio la presunzione di voler piacere a tutti, a tutti i costi. Se fossi soggetto esterno alla vita politica amministrativa di questa comunità farei anch'io molta fatica a capire. Per formazione però sono sempre portata a chiedermi perché, prima di giungere a conclusioni fuori luogo, precipitose e per alcuni versi cattive".

“Ogni decisione – afferma - legata al rivestimento di una carica pubblica richiede una grandissima responsabilità. Non mi appartiene prendere decisioni a cuor leggero. Non lo faccio nemmeno quando una scelta può ricadere solo su me stessa , figuriamoci quando si ha l'onore e l'onere di rappresentare tante tante persone. In politica , il luogo ideale per compiacere la massa, nessuno assumerebbe mai una posizione scomoda e poco gradita ai propri elettori, ai propri cittadini . Mandando in fumo tantissimo, tantissimo lavoro fatto. Nemmeno un matto. Per egoismo o superficialità o per qualsiasi altro motivo nessuno capovolgerebbe una situazione favorevole (molto favorevole come la mia) per diventare oggetto di incomprensioni ed offese di una comunità. Sarebbe un suicidio. Le incongruenze, (piccole e grandi), che oggi non trovano una spiegazione, hanno di bello che vengono fuori quando meno ce lo aspettiamo. E' sempre una questione di tempo”.

Non ho prestato il fianco a nessuno – rivendica - Non ho fatto il gioco di qualcuno. Non ho assecondato altri progetti politici. Godo ancora di buona memoria e ricordo quante volte, in questi anni, sono stata un bersaglio anche per le varie minoranze. Ogni consigliere comunale che si è fatto carico della conclusione di questo mandato ha probabilmente motivi diversi dai miei. Ha finalità diverse. Ha percorsi diversi.

"Io ci sono sempre stata. Sempre nel vero senso del temine. Ogni giorno. Anche durante le vacanze altrui. Ho sposato con entusiasmo e passione (non conosco altri modi) questo progetto e tutte le sue strane sfaccettature . Mi sono fatta carico anche di decisioni importanti esponendomi in prima persona soprattutto quando non avrei dovuto. E tantissime volte non avrei dovuto, ma ho voluto farlo. Ho lavorato nei miei fine settimana senza mai pretendere un grazie che raramente ho sentito in cinque anni da chi effettivamente avrebbe dovuto pronunciarlo. Sono sempre stata convinta che, quando si sceglie di programmare e di progettare per una comunità, non bisogna aspettarsi applausi. Una sorta di missione. Nessuno ci obbliga a sacrificare il proprio tempo ed il proprio spazio per il bene comune. E' una scelta. Mi sono sempre spesa per portare dei risultati tangibili che potessero far fare bella figura a tutti, senza mai reclamare visibilità. Non sempre è andata come speravo. Ma di tanti risultati e di tante tante idee ne sono orgogliosa. Alla luce dei fatti chissà chi dovrebbe veramente ringraziare chi. Una persona grata è grata in ogni circostanza. Senza scopi precisi. Senza tornaconti”

Ed ancora, “sicuramente non era il momento storico migliore, lo capisco e comprendo gli sfoghi ( la maleducazione no) ed i potenziali timori. Purtroppo nessun amministratore ha il potere di fermare il coronavirus. E gli eroi sono negli ospedali, nei supermercati, nelle farmacie. Sono i volontari. Sono tutti quelli che portano avanti comportamenti virtuosi per salvaguardare loro stessi e gli altri.
Gli uffici comunali e le realtà associative di questa comunità continueranno a svolgere il loro egregio lavoro, senza eventuali strumentalizzazioni e/o potenziali specchietti per le allodole. Non è mai tutto oro quello che luccica. Amministrare per chi ama la pubblica amministrazione come me è – dichiara - un privilegio. Non so se sono stata sempre all'altezza del ruolo che mi è stato conferito. Non sempre sono stata diplomatica nel rivestire il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale. Ho fatto, nonostante tutto, del mio meglio. E non ci sarebbero stati risultati senza la preziosa presenza di tante persone che hanno accompagnato ( anche in silenzio) questo percorso amministrativo. Un grazie su tutti però vorrei farlo a Filippo Vonella. E se qualcuno si è volontariamente dimenticato tutti i nostri sforzi, io non dimentico quante e quante volte ( sempre) ci sei stato e ti sei speso consentendoci di realizzare tantissime iniziative e tra le tante, per citarne una, quella a cui sono particolarmente legata Ri_vedi il Centro Sorico. Grazie a tutti i tecnici e ai professionisti (davvero tanti) con i quali ho avuto la fortuna di collaborare. Da ognuno di voi ho imparato qualcosa. Grazie ai dipendenti comunali, alcuni in particolare. Grazie alle persone che mi hanno consolata, sostenuta, consigliata. A quelli che non mi hanno mai fatto mancare stima e affetto. E grazie a quelli che, in queste ore, hanno capito senza chiedermi niente. Grazie per i messaggi , per i pensieri, per il sostegno, per la vicinanza”.

E in conclusione, “grazie a tutti coloro che sono abituati a "vomitare" veleno sui social con la stessa facilità con quale giudicano tutto e tutti. Agli esperti di qualunque argomento, specializzati in niente. A quelli che proiettano sugli altri la loro interessata visione delle cose. A quelli che si fanno usare, manipolare e trascinare dalla corrente. Perché in fondo i social ci hanno abituati ad offendere le persone con la stessa facilità o spensieratezza con la quale si condivide una ricetta di cucina".

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner