Due sale gremite, in ogni ordine di posto, hanno accolto il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri alla presentazione del suo ultimo libro scritto insieme al sociologo Antonio Nicaso "Fuori dai confini". Nella splendida cornice del palazzo De Stefani-Ciriaco è andato così in scena il secondo appuntamento della rassegna culturale "Letture d'inverno", ideata e pensata dall'assessore con delega alla Cultura del Comune di Girifalco Elisa Sestito.
Dopo i saluti iniziali del sindaco Pietrantonio Cristofaro, il procuratore Gratteri ha dialogato con i giornalisti Mimmo Famularo e Gabriella Passariello, rispettivamente direttore e caporedattore di Calabria7. “Negli ultimi decenni – ha dichiarato il magistrato -abbiamo assistito a un abbattimento morale ed etico. Nei lungomari ormai capita sempre più di vedere allo stesso tavolo professionisti in compagnia di un capomafia. C’è assuefazione, anzi direi ostentazione. Lo ‘ndranghetista non è più lo zappatore, ma un soggetto inserito nel contesto sociale e accettato dalle istituzioni”. Corruzione e mafia crescono in maniera simbiotica l’una alimentando l’altra. “Un professionista – ha aggiunto Gratteri - che si presta a riciclare milioni di euro è una persona che deve aver già dimostrato di esserne capace. Solo sul piano giudiziario si può arginare e bloccare, ma nel lungo periodo la situazione è preoccupante. Se abbiamo un sistema giudiziario paragonato alla realtà criminale potremo arginare questo trend, ma la situazione sta sfuggendo di mano dal punto di vista etico. Vorrei assistere a una riforma della scuola in grado di creare nuove generazioni istruite e colte”. Spazio anche ai temi dell’attualità. “Ho sentito un sacco di sciocchezze dal ministro Nordio. Lui parla spesso di cose che oggi non esistono, forse avevano un minimo di fondatezza dieci anni fa. Il ministro forse non sa che con la riforma Orlando i giornalisti sono impossibilitati a trascrivere le intercettazioni. Oggi è impossibile fare il giornalista di cronaca e la collettività non riesce a capire cosa è accaduto sul territorio. Le intercettazioni sono importanti per conoscere, a esempio, i ritrovi dei mafiosi. Per il ministro, invece, questo pare irrilevante”. Sui costi della giustizia, Gratteri cita, numeri alla mano, l’esempio virtuoso di Catanzaro, un modello da seguire. “Il ‘troppo’ non è nelle intercettazioni ma in altre spese, a esempio le migliaia di appartamenti in affitto che il ministero di Giustizia paga con caserme vuote a pochi metri di distanza. A Catanzaro quattro anni fa pagavamo quasi due milioni di euro di affitto, ora solo 10mila euro al mese. Fra qualche mese mesi ci trasferiremo a Palazzo Alemanno e Catanzaro diventerà l’unica città d’Italia a non pagare un singolo euro di affitto”.
L'incontro si è concluso con una lettera emozionante scritta da un tredicenne Davide, rimasto orfano e che vede nel procuratore Gratteri un faro di rettitudine da seguire e un modello di uomo da voler bene e proteggere. “Grazie per il futuro che stai disegnando per noi”, le parole emozionanti contenuti all’interno della missiva. Il sindaco Cristofaro, l’assessore Sestito e l’intera Amministrazione Comunale di Girifalco vogliono ringraziare tutti coloro che hanno lavorato dietro le quinte, in particolare le varie componenti delle forze dell’ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani), che con la loro professionalità hanno garantito la perfetta riuscita in sicurezza dell’evento.
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