di MASSIMO PINNA
Non poteva passare inosservata la scelta del sindaco Pietrantonio Cristofaro per il suo nuovo staff. E così, passata la festa di San Rocco, come dire, il santo stavolta non è stato gabbato.
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Teresa Signorello, Carolina Scicchitano, Mario Deonofrio e Elisabetta Ferraina denunciano come “pur di mantenere gli impegni assunti in campagna elettorale (le destinatarie dei decreti erano rappresentanti di lista) il sindaco ha violato i principi cardine dell’opportunità e della legittimità”.
E annunciano come “è intendimento dei gruppi consiliari di minoranza, nel rispetto dei principi di legalità e trasparenza, agire nelle sedi opportune per tutelare l'Ente e la propria comunità da tutti questi atteggiamenti scellerati che minacciano seriamente la credibilità della nostra Girifalco”.
Perché, questa scelta “viola il Regolamento dell'Ente sull'accesso agli impieghi che prevede per questa tipologia di contratti apposita selezione per titoli e colloqui”.
Come noto, il 9 agosto, con decreti n° 16 e 17, il sindaco ha reso rende note le nomine esterne del suo ufficio staff.
"Che queste nomine siano di natura vagamente politica elettorale emerge soprattutto dalle motivazioni prive di logica riportate negli stessi decreti. “Il Comune di Girifalco – si legge nella nota - si dota di due figure di categoria C perchè il nostro Ente presenta una "carenza di personale specialmente nell'ambito delle attività relative alla comunicazione istituzionale dell'Ente ed allo sviluppo dei processi partecipativi a beneficio della cittadinanza". Non dovremmo essere certo noi a ricordare al sindaco che - sottolineano - nella sua giunta c'è un assessore (il vicesindaco Alessia Burdino) esperto in comunicazione con delega alla comunicazione, già staff nel suo primo mandato e che certamente non ha bisogno (e non dovrebbe avere bisogno) di un ulteriore supporto per svolgere le attività legate alla comunicazione".
"Che poi – si chiedono - cosa ci sarà mai da comunicare in un territorio di circa seimila abitanti tanto da giustificare due contratti a 18 ore settimanali (?!?). La domanda è ovviamente retorica. Atti amministrativi che evidenziano una grande debolezza politica perchè il carattere fiduciario (sempre se di carattere fiduciario si tratti) nel caso della pubblica amministrazione non può certamente bastare”.
Secondo le opposizioni, è infatti “elemento indispensabile la qualificazione professionale nel rispetto dei principi di trasparenza e buon andamento della macchina amministrativa. E alla debolezza politica segue una forzatura tecnico-amministrativa dal momento che la natura dei decreti viola il Regolamento dell'Ente sull'accesso agli impieghi che prevede per questa tipologia di contratti apposita selezione per titoli e colloqui”.
In sostanza “pur di mantenere – affermano - gli impegni assunti in campagna elettorale (le destinatarie dei decreti erano rappresentanti di lista) il sindaco ha violato i principi Cardini dell’opportunità e della legittimità”.
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