di MASSIMO PINNA
Due liste, tre incognite e una variabile, non troppo indipendente. Questo lo schema in vista delle elezioni comunali di primavera a Girifalco.
Accantonate le regionali, le forze politiche locali sono in pieno lavorio. Il primo dato che emerge a Girifalco è che, in questa fase, tutti ‘annusano’, tutti, politicamente parlando. Obiettivo, per gli uscenti, naturalmente riconfermarsi, per l’opposizione scalzarli, e per i nuovi, o presunti tali, emergere. Tutto legittimo. Ora passiamo alla disamina, più o meno realistica dei dati che per ora sembrano emergere. Tra detti, non detti, e rumors vari.
Il sindaco uscente, Pietrantonio Cristofaro, già ad agosto scorso, ha detto ufficialmente in consiglio comunale che si ricandida. Vediamo con chi potrebbe farlo. Con lui, quasi certamente, una lista che ricalca sostanzialmente la formula già ribattezzata del patto del Nazareno in salsa girifalcese. Dove, sotto le insegne civiche, correranno con Cristofaro, del Pd, sia Elisabetta Ferraina, coordinatrice locale di Fi, anche se il dato alle regionali, non è stato esaltante, che Elisabetta Sestito sempre del Pd. Con loro, certamente new entry, per ora non collocabili. L’altra lista maggiore sarà appannaggio dei Democratici di Girifalco, con Mario Deonofrio, che ha sbaragliato il campo del centrosinistra locale con la forte affermazione locale alle regionali nelle file di "Io resto in Calabria", e Teresa Signorello, fautori naturali della lista che contenderà probabilmente la vittoria finale agli uscenti.
Andiamo ora ai punti di analisi.
Primo punto interrogativo, prima incognita per lo schema a due liste, è Maurizio Siniscalco, vicesindaco. Fonti accreditate lo danno in grande fermento per creare una formazione alternativa alla sua stessa maggioranza, che possa candidare una professionista. In rotta di collisione, anche se in coabitazione forzata da anni con l’attuale sindaco, Siniscalco sta navigando in mare aperto. Con il rischio, non si sa fino a dove calcolato, di rimanere, per così dire, in balia delle onde. Tradotto, non è e non sarà facile chiudere una lista. In caso contrario, a Siniscalco non resterebbe che tornare alla base, ma a quel punto, potrebbe trovare le porte chiuse, tranne nel caso che al sindaco uscente servisse comunque un riempitivo. Ma la sintonia non c’è più, semmai ci sia mai stata. Difficile ricomporre questa frattura.
L’altra incognita è Luigi Stranieri dei Cittadini liberi e attivi. Dopo il tonfo alle Regionali, possibile per lui non più una lista, ma una candidatura proprio nella lista costruenda di Cristofaro che pare gli sta lasciando una porta aperta, malgrado in questi anni di opposizione Stranieri lo abbia quasi sempre attaccato. Si ricorda, a mo’ di esempio, che per il suo intervento, il sindaco fu, a dicembre 2017, convocato niente poco di meno che dalla commissione regionale antimafia. Resta comunque sempre valida la variabile teorica di una nuova lista con lui, o chi con lui, candidato a sindaco.
Ultima delle incognite, non certo per ordine di importanza, si vocifera di una formazione neocentrista, o moderata che dir si voglia, che punti su una lista innovativa. Ma non si sa niente di più, tranne il fatto che dopo la riunione del 18 gennaio a Roma, la ricostituzione di un partito di centro, o centrale tra le forze politiche, possa essere una novità, se non per l’immediato, in prospettiva più che possibile, si vedrà.
E andiamo alla variabile, indipendente o meno, è da valutare. Si parla della Lega. Grande novità del panorama politica a tutti i livelli, i salviniani sia alle europee sia alle regionali, hanno confermato che a Girifalco un peso ce l’hanno, e non trascurabile. Ora, teoricamente due strade. O la corsa in solitaria, con la quasi certezza però di fare opposizione. Oppure allearsi con una delle due liste maggiori. Mesi orsono, i rumors parlavano di una possibile alleanza con il sindaco uscente, dallo stesso né confermata e né smentita. Era stato poi Antonio Chiefalo, coordinatore provinciale, a smentire alleanza con il sindaco pd di Girifalco. Ecco, l’ultima parola ce l’avranno i vertici sovracomunali della Lega, dove vige una sorta di centralismo democratico anni 2000. Anche se, i capannelli confermano la voce di sempre, tra i due contendenti maggiori, i leghisti locali propenderebbero per una alleanza con Cristofaro.
E’ pacifico che una tale alleanza possa influire, e non poco, sul risultato finale. Ma bisognerà vedere, naturalmente, chi e come rappresenterà la Lega nella futuribile lista civica per la riconferma di Cristofaro. E se i vertici oltre che gli elettori gradiranno l’operazione.
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