Il commissario straordinario dell'Aou Mater Domini spiega le novità sull'atto aziendale dopo l'accordo col rettore sulle modifiche al testo originario. "Il pronto soccorso lo hanno Soverato, Soveria Mannelli, Tropea e Serra San Bruno "perché non può attivarlo l'azienda ospedaliero universitaria?"
19 giugno 2021 11:34di GABRIELE RUBINO
Raggiunta l’intesa con il rettore dell’Umg Giovambattista De Sarro, il commissario straordinario dell’Aou Mater Domini Giuseppe Giuliano ha, nella giornata di ieri, inviato la versione finale dell’atto aziendale al commissario ad acta Guido Longo. L’efficacia del provvedimento passa inevitabilmente dall’approvazione da parte del prefetto alla guida della sanità calabrese. Ad ogni modo, dopo settimane turbolente fra il vertice accademico e il manager, è stata comunque trovata la quadra sull’atto aziendale. Giuliano presenta le novità introdotte d’accordo col rettore e presenta i prossimi obiettivi dell’azienda ospedaliero universitaria.
Quanto è stato faticoso raggiungere l’intesa con il rettore? “Dopo le sue osservazioni, abbiamo replicato facendo in modo che si riportasse, nelle differenti materie, la disciplina normativa vigente. Il rettore ha riconosciuto, con grande disponibilità, questo importante aspetto con l’obiettivo primario di raggiungere l’intesa sull’atto aziendale senza ulteriori lungaggini. Voglio ribadire che è la prima volta nella sua storia, e anche di questo ringrazio il prof. De Sarro che ha dimostrato grande responsabilità verso l’Aou, che l’azienda si è dotata di questo importantissimo atto di organizzazione d’accordo con l’università. Già questo è un fatto storico”.
Quali sono le novità rispetto alla versione originaria dell’atto aziendale? “Segnalo come è stata riconosciuta la bontà dell’impostazione, suggerita da me rispetto alle osservazioni del rettore, sulla modalità di conferimento degli incarichi per le strutture semplici e semplici a valenza dipartimentale. Come è adesso formulato, l’atto aziendale garantirà pari opportunità di concorrere al conferimento degli incarichi sia agli ospedalieri e sia universitari, fatte salvi gli incarichi di direzione delle strutture complesse rispetto alle quali si seguirà la normativa e quindi l'intesa col rettore su quelle a reggenza universitaria. È chiaro che questa logica si prefissa l’obiettivo di sviluppo professionale all’interno che fino a ieri era impensabile e che, per altro verso, produrrà maggiore attrattività verso l’azienda dall’esterno. Questo inoltre imporrà una rivalutazione economica degli incarichi con maggiore equità tenendo conto della pesatura della struttura che finora non c’erano. In ogni caso, dopo le osservazioni del rettore, tutti i dipartimenti (ad eccezione di quelli amministrativi) sono diventati ad attività integrata (Dai). Un modello che consentirà di integrarsi ancor meglio con l’università. È stata riconosciuta la valenza dipartimentale ad Emodinamica e inserita una nuova struttura dipartimentale, Chirurgia ortopedica. Nell’ambito delle reciproche prerogative del rettore e del commissario straordinario aziendale, adesso sicuramente l’atto aziendale è più omogeneo con la natura dell’Aou. In seguito, restando sui dipartimenti, si deciderà se adottare un modello basato su quello esistente presso l’università o se crearli ex novo nel rispetto dell’omogeneità delle discipline. Anche questo è mutamento epocale dal punto di vista organizzativo”.
Quante opportunità ci sono affinché la struttura commissariale approvi l’atto aziendale? “Non esiste l’atto aziendale in questo momento, noi – come Aou Mater Domini- ne siamo privi. Non è come per le altre aziende che i nuovi atti aziendali modificano quelli esistenti. Quindi la sua approvazione è essenziale per la vita dell’azienda ospedaliero universitaria e per il raggiungimento degli obiettivi che mi hanno affidato. Sarà poi importante il protocollo d’intesa con il quale si otterrà l’obiettivo primario di avere dei rapporti coerenti fra il servizio sanitario regionale e l’Aou, anche al fine di perseguire finalità comuni della politica regionale in materia sanitaria che attualmente sono affidati a provvedimenti occasionali e privi di sostanziale capacità di coinvolgere l’azienda ospedaliero universitaria. Con il protocollo d’intesa si potrebbe raggiungere anche lo scopo di avviare l’integrazione tanto sospirata con il Pugliese-Ciaccio, anche se con un modello di presidi unici, come già accade in molte parti d’Italia”.
Nell’atto aziendale non si fa riferimento al dipartimento di Emergenza Urgenza e quindi alla creazione del pronto soccorso all’Aou Mater Domini. Prospettiva irrealizzabile? “Preciso che se dovesse nascere un dipartimento di emergenza urgenza sarà assistenziale e non universitario. Sono perfettamente consapevole delle difficoltà di aprire un pronto soccorso ma come Azienda ospedaliera universitaria non si può tollerare che ci siano altre ‘strutture’ formalmente dotate di pronto soccorso come Soveria Mannelli, Soverato, Serra San Bruno e Tropea e noi non riusciamo a gestire un pronto soccorso? Fermo restando che gli altri dovrebbero rimanere aperti. Io ritengo che l’Aou sia in grado di fare il pronto soccorso almeno quanto le strutture appena nominate. E di questo ne ho parlato già con il rettore che si è detto d’accordo”.
Al netto degli atti organizzativi, ci sono altre novità? “Abbiamo raggiunto l’intesa con il rettore per la nomina del comitato dei garanti. Un organismo che si occupa delle decisioni su procedimenti per la sospensione dei professori o dei ricercatori universitari dalle attività assistenziali per gravi mancanze rispetto ai doveri. Questa è un’altra grossa fresca novità. Così come presto si procederà alle prime valutazioni del personale docente e dirigente”.
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