"Giunta di sopravvivenza": Potere al Popolo Catanzaro critica sulle scelte di Fiorita

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  13 luglio 2022 17:00

"Veniamo oggi ufficialmente a conoscenza dei nomi che compongono la nuova giunta del sindaco Fiorita. Una giunta che, in contraddizione con il giubilo dei “fioritiani” dopo la vittoria alle elezioni che avrebbe dovuto inaugurare l’inizio di una “rivoluzione gentile” per Catanzaro, mostra un dato inequivocabile: la fine di un progetto civico. Basta infatti dare un rapido sguardo alle personalità che ricopriranno il ruolo di assessori, per rendersi conto che non si tratta certo di cittadini comuni entrati a far parte dell’amministrazione della città, quanto piuttosto di volti già noti al mondo della politica nostrana, vestiti di ogni casacca politica. Esponenti del PD cittadino, altri nomi riconducibili agli ambienti del centrodestra o finanche all’area democristiana. A conti fatti: una giunta di sopravvivenza frutto di accordi e concertazioni di comodo fra partiti, messa in piedi per cercare di mandare avanti la baracca".

Così in una nota stampa il comitato Catanzarese di Potere al Popolo.  

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"Inoltre - proseguono - la prima scelta del sindaco in merito a due questioni centrali e legate fra loro come la sicurezza e le politiche sociali, ci trova fortemente in disaccordo, perché dimostra l’orientamento della nuova amministrazione, a nostro parere non efficace per risolvere alla radice i problemi della nostra comunità. Innanzitutto, per l’introduzione della figura di mediazione del “manager della sicurezza” – termine che dà alla tematica una connotazione legata piuttosto alla gestione economica -, carica affidata a una storica figura della polizia di stato. Ci chiediamo a proposito se la nuova giunta pensa di risolvere il problema della sicurezza a Catanzaro semplicemente attraverso l’implementazione di un apparato repressivo e non intervenendo piuttosto sulle cause che sono alla base di fenomeni di microcriminalità, in particolare in alcuni quartieri della città: disuguaglianze, mancanza di diritti di base, fenomeni di esclusione, assenza di luoghi di aggregazione giovanili e culturali".

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"In tal senso sarebbe stato doveroso affidare l’assessorato alle politiche sociali a una figura di addetto ai lavori su tali complesse questioni, come un antropologo, un sociologo o un attivista che conosce bene gli ultimi della società e i loro problemi -affermano gli esponenti di Potere al Popolo - Inventarsi figure dai nomi altisonanti come il “sindaco della notte” – peraltro riprendendo una proposta fatta dalla Lega nel nostro paese - serve solo a gettare fumo negli occhi della cittadinanza e a non dare risposte complesse a questioni altrettanto complesse e urgenti: come rispondere a una crisi sociale crescente che ci porterà a un probabile inasprimento dell’insicurezza di cittadini e cittadine? La nostra proposta è, in breve: più scuola nei quartieri popolari per evitare marginalità e per strappare le nuove generazioni agli ambienti della microcriminalità, creare centri di aggregazione giovanile inesistenti da anni in città per proporre una socialità che non sia solo appannaggio di bar e discoteche, pensare una vera e seria programmazione culturale per i più giovani".

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"Come il sindaco pensa di rispondere a tali questioni? Sarà veramente in grado di governare in tal senso con una squadra così connotata?- Si chiedono in conclusione - Catanzaro non potrebbe sopportare altri cinque anni di decrescita, ne va delle condizioni di vita di tantissimi cittadini e cittadine. Come Potere al Popolo continueremo per questo a sorvegliare il suo operato, a fare opposizione e a costruire un’idea altra di città anche al di fuori dal Palazzo". 

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