Giuseppe Procopio, 11 anni, presenta il suo primo libro: al Supercinema di Soverato un debutto che incanta

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images Giuseppe Procopio, 11 anni, presenta il suo primo libro: al Supercinema di Soverato un debutto che incanta


  12 dicembre 2025 21:49

"Di scrivere non mi stanco mai: posso esprimere le mie emozioni senza sentirmi giudicato". Con questa frase, semplice e luminosa, Giuseppe Procopio — undicenne di Soverato, studente della prima media dell’Istituto Salesiano Don Bosco 1908 — ha spiegato la scintilla che lo ha portato a pubblicare La nave smarrita, il suo primo libro. La presentazione, svoltasi ieri al Supercinema di Soverato, si è trasformata in un vero e proprio evento comunitario, capace di riempire la sala tra entusiasmo, stupore e commozione.

A emozionarsi non è stato soltanto il pubblico. Sul palco e nel parterre si sono susseguiti interventi che hanno raccontato, ognuno da una diversa prospettiva, il talento e la sensibilità del giovane autore. Dalla maestra dell’asilo Coccinella, Teresa Romeo, fiera dell’ex allievo, alla voce registrata di Valentina Ruberto, insegnante della primaria, fino alle parole colme di soddisfazione dell’editore Giovanni Spedicati della casa editrice La Mongolfiera. Ma il momento più toccante è stato quello dedicato alla famiglia: la mamma Stefania Raspa, il papà Pietro Procopio e la sorella Bianca - a cui il libro è dedicato come "la mia seconda vita" - hanno condiviso emozioni autentiche e sorrisi commossi.

La nave smarrita è un racconto d’avventura che attraversa mare e spazio, seguendo un gruppo di amici in un viaggio che richiama le grandi narrazioni di formazione alla Stand by me, ma conservando lo sguardo limpido, curioso e incantato di un bambino. Un’opera che intreccia fantasia e introspezione, dove il vero filo conduttore è la famiglia: presenza costante nella vita di Giuseppe e valore fondante della comunità salesiana, che l’Associazione Genitori della Scuola Don Bosco di Soverato continua a promuovere con dedizione.

L’evento ha lasciato intravedere possibilità future: alcuni presenti illustri hanno suggerito una possibile trasposizione teatrale del libro. A sostenerlo, uno dei mentor più preziosi di Giuseppe, Franco Procopio, direttore di Spazioscenico, che lo accompagna nel suo percorso artistico.

Per Giuseppe, infatti, la scrittura non è l’unica passione. Nato a Catanzaro e residente a Soverato, da anni coltiva con impegno il teatro presso la scuola Spazioscenico. Proprio il suo talento lo ha portato quest’estate a superare un casting per il Teatro di Calabria Aroldo Tieri: nella nuova rappresentazione teatrale e cinematografica tratta dal romanzo Tibi e Tascia di Saverio Strati, diretta da Franco Mazza e Conforto, interpreterà il protagonista Tibi. Un ruolo importante, che conferma la sua maturità artistica e la sua naturale capacità espressiva.

Nonostante i successi, Giuseppe resta un bambino come tanti: ama il tennis, il basket, la lettura e coltiva con naturalezza quel binomio — libri e palcoscenico — che rappresenta il cuore delle sue passioni più profonde.

L’Associazione Genitori della Scuola Don Bosco Soverato gli rivolge i più calorosi complimenti, convinta che questo sia solo il primo di molti passi. Perché La nave smarrita non è soltanto il debutto di un giovane autore: è la prova che quando creatività, famiglia e comunità educante si incontrano, i sogni dei bambini possono davvero prendere il largo.


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