Giuseppe Silipo (CalabriaOltre): “Trenino del Mare o Parigi Roubaix?”

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images Giuseppe Silipo (CalabriaOltre): “Trenino del Mare o Parigi Roubaix?”
Giuseppe Silipo
  04 agosto 2025 08:28

“Nonno ci fai fare un giro sul trenino del mare? Come si fa a dire no ad una innocente e tenera richiesta di due adorabili nipotini? E così, malgrado fossimo già sulla strada del ritorno a casa, faccio inversione di marcia alla prima rotatoria utile e via verso l'area Teti nella speranza di trovare il trenino in partenza. La fortuna ci assiste, il trenino è li pronto a partire e, sebbene affollato, ha i posti disponibili per noi. Ci accoglie il gentilissimo personale dell'AMC molto dipsonibile e professionale. Il costo del bilgietto è veramente irrisorio, i bambini non pagano e gli adulti solo un euro e cinquanta. Poco per un giro di oltre mezz'ora. Pronti si parte, e qui che inizia il bello, anzi il ballo. E si, perchè le disastrate condizioni della carreggiata, fanno si che questo giro piuttosto che su un innocente trenino del mare, sembrava un giro sul Tagadà, l'attrattiva giostraia rigorosamente non adatta ai bambini. Si sobbalzava da una parte all'altra del simpatico mezzo, il che sarà stato anche divertente per i piccoli, ma molto meno per chi bambino non lo è più. Il tempo che intercorreva tra una buca e un altra era lo stesso che passa tra lo scatto del verde al semaforo e il clacson della macchina che sta dietro e che invita a partire. Dopo il giro sul lungomare si va verso Giovino e lì sembrava la Parigi Roubaix, la famosa corsa ciclistica che si corre su strada sterrata. Non posso negare il sospiro di sollievo fatto a fine corsa, gratificato solo dal sorriso compiaciuto dei miei nipotini che, comunque si erano divertiti.

L'abbiamo voluta raccontare così, ironicamente condita da un pizzico di sarcasmo. Ma il messaggio, pensiamo, sia piuttosto chiaro. Qualora non lo fosse per i nostri Amministratori, li invitiamo a farlo un giretto sul trenino del mare, e diventerà chiaro anche a loro.

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Sempre che siano consapevoli di non avere calcoli in corpo perché, altrimenti, il rischio di risvegliarli con le dolorose conseguenze, sarebbe reale”.

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Lo scrive Giuseppe Silipo Coordinatore Cittadino Associazione CalabriaOltre

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