Giustizia civile, Reillo: "Scarse risorse e pochi mezzi per decidere la vita delle persone comuni"

Convegno organizzato nell’Aula Magna della Corte D’Appello di Catanzaro, in occasione della Giornata Europea della Giustizia Civile 2023

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

“Scarse risorse e pochi strumenti per decidere la vita delle persone comuni”.

Ad affermarlo nel primo pomeriggio è Gabriella Reillo, presidente della Corte d’Appello di Catanzaro facenti funzioni, nel corso del convegno organizzato nell’Aula Magna della Corte D’Appello di Catanzaro, in occasione della Giornata Europea della Giustizia Civile 2023. 

Il convengo si pone come momento di approfondimento e di riflessione dialettica su alcuni degli aspetti del diritto civile che incidono sulle vite delle persone attraverso la tutela dei loro diritti. 

Il corso ha visto la partecipazione di avvocati, studenti iscritti alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università Magna Graecia, associazioni del territorio.

“Dimentichiamo in questo periodo storico quant’è importante la giustizia civile perché è quella delle persone comuni. Non è la giustizia del patologico, del penale, ma la giustizia delle persone oneste e ne dobbiamo tenere conto. La giustizia civile – osserva Reillo - è una cenerentola che ha poche risorse con pochi mezzi ma è quella che incide fortemente sulla vita delle persone. Ecco perché abbiamo voluto puntare il focus sull’aspetto della giustizia civile come tutela dei diritti delle persone, di chi chiede giustizia nel diritto di famiglia e nell’ambito delle separazioni coniugali che cambiano la vita delle persone e dei minori. Ma anche la protezione internazionale che riguarda i diritti degli immigrati”. 

Obiettivo del convegno è quello “di ascoltare i cittadini o chi si interessa di questo settore. Abbiamo aperto ad associazioni non solo giuridiche ma che rappresentano interessi di chi si rivolge ala giustizia civile per veder riconosciuti i propri diritti”.

Dal canto suo Rodolfo Palermo, presidente del Tribunale di Catanzaro dichiara: “La giornata fu istituita fin dal 2003 dal Consiglio d’Europa e si celebra il 25 ottobre di ogni anno. Il Csm è molto sensibile all’iniziativa e ha sollecitato anno dopo anno l’organizzazione di manifestazioni e incontri per confronti tra uffici giudiziari, ordine degli avvocati e società civile”. 

Gli argomenti selezionati sono attualissimi: “famiglia e immigrazione. Unioni di fatto, famiglie composte da persone dello stesso sesso ed altro ancora rendono vivo un dibattito sul tappeto politico. Sulla famiglia è cambiata la geometria e gli schemi di un tempo. Oggi la riforma Cartabia è intervenuta pesantemente sul tema della famiglia non solo sull’iter del processo che non si svolge più in due fasi ma viene avviato davanti al giudice istruttore che porta a compimento l’attività istruttoria davanti al Collegio”.

E poi, l’immigrazione. “Le coste italiane sono il punto d’approdo per tantissimi immigranti e il Tribunale è molto interessato a questo tema. Con tanta fatica si gestisce questo settore e il Tribunale di Catanzaro ha competenze su tutto il territorio della Corte D’Appello. È stata ampliata la pianta dei magistrati per fronteggiare il contenzioso. Abbiamo dovuto redistribuire le risorse interne pe fronteggiare la mole di cause”.

Sono intervenuti anche Francesca Garofalo, presidente della Prima Sezione Civile del Tribunale di Catanzaro su “La protezione internazionale – casi particolari; Vincenzo Agosto, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro; Alberto Scerbo, Università Magna Graecia di Catanzaro su “I diritti fondamentali della persona”; Paola Garofalo, avvocato familiarista, su “La tutela dei diritti della persona in materia di famiglia”.

Interventi programmati delle associazioni: Camera Civile, Camera Minorile, ONDIF, AMI, Diritto di Difesa, Città Solidale, Comunità Progetto Sud, rappresentante studenti Università Magna Graecia.

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