Molti si sono riempiti la bocca di proclami contro la ‘ndrangheta, ma nessuno ha finora assunto iniziative forti per sostenere l’azione di coraggiosi magistrati e la necessità di apportare adeguate e strutturali riforme per garantire processi celeri e corretti.
Tante parole, ma pochi provvedimenti seri. Piccoli e scriteriati aggiustamenti che non hanno nulla a che vedere con una seria riforma e che sono il frutto di compromessi che non rappresentano, certamente, una legislazione al di sopra delle parti.
Il grido di allarme del presidente del Tribunale di Vibo Valentia, Antonio Di Matteo, è l’ennesima forte segnalazione di una situazione disastrata e che impedirà, quasi certamente, la celebrazione corretta di processi di rilevante importanza nei confronti della criminalità organizzata.
Dopo Gratteri, procuratore capo della DDA di Catanzaro, si leva forte il grido di allarme anche del presidente Di Matteo che denuncia, con la trasmissione di un corposo e dettagliato dossier, il pericolo di un vero “default organizzativo”, con conseguenze allo stato imprevedibili, sulla situazione di estrema precarietà del Tribunale di Vibo Valentia.
E dinnanzi a tale pesante segnalazione non pare che il CSM e lo stesso Ministero abbiano assunto iniziative forti ed immediate.
Sono queste le storture di un sistema giustizia che rendono a volte del tutto inutile l’azione delle Procure e che non consentono la celebrazione sollecita dei processi.
Se mancano magistrati ed ausiliari non c’è riforma che tenga, specialmente se questa è parziale e non strutturale.
È necessario ed indispensabile che il prossimo Governo assuma provvedimenti seri e senza alcun compromesso nell’interesse generale della celebrazione rapida dei processi, con l’individuazione corretta degli strumenti necessari affinché si possano fare indagini accurate ed approfondite per evitare errori in danno dei cittadini.
La Lega sul punto ha idee chiare e farà, certamente, sentire la propria voce nell’esclusivo interesse dei cittadini e del corretto funzionamento del sistema giustizia.
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