Giustizia. L'avv. Rocca (MF): “Il Governo tuteli e difenda la salute e i diritti dei giudici onorari”

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images Giustizia. L'avv. Rocca (MF): “Il Governo tuteli e difenda la salute e i diritti dei giudici onorari”
L'avvocato Salvatore Rocca
  26 novembre 2020 07:46

L'avv. Salvatore Rocca, presidente del Movimento Forense di Crotone, rivolge un forte ed accorato appello al ministro della giustizia Bonafede in favore della  magistratura onoraria, soprattutto in questo momento di grave crisi sanitaria dovuta al covid-19. In particolare l'avvocato Rocca  evidenzia "che ad oggi non hanno assistenza giuslavoristica per la malattia a cui sono esposti massivamente, presenziando in udienza per interminabili giornate, con un carico in permanente crescita anche per via dei ritardi dovuti alla prima fase pandemica". I togati onorari infatti presenziano in via esclusiva alle "udienze di convalida degli arresti e di espulsione in materia di immigrazione, le più insidiose - aggiunge - si esercita in via pressoché esclusiva nei giudizi monocratici di primo grado, ove l'attività in presenza è la regola. Non si hanno spazi sufficienti negli uffici per garantire efficacemente il distanziamento sociale  senza tutela della malattia".

Un vero e proprio grido d'allarme quello che per l'avvocato Rocca, arriva dalla magistratura  onoraria, stante il perdurare della crisi dovuta all'emergenza da Covid 19 che non accenna a placarsi. E a farne le spese, poiché senza "garanzie" le toghe onorarie "soggetti esposti e vulnerabili".

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E allora ecco "le proposte che vengono rivendicate dalla magistratura onoraria sono le seguenti: qualificazione come “lavoro” (e non come onoraria) dell’attività svolta e che si continua a  svolgere; natura subordinata del rapporto di lavoro in essere con il Ministero della Giustizia, determinante il riconoscimento di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; mantenimento della funzione giurisdizionale; inserimento nell’UDP solo a domanda (per i GOP);  eliminazione del sistema del cottimo come forma di “retribuzione” con conseguente eliminazione del tetto delle 5/8 ore di attività nonché liminazione del concetto di impegno o giornate d’udienza; previdenza ed assistenza a carico dello Stato".

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