Gli idonei della sanità tornano alla carica. Con una lunga lettera chiedono impegni precisi alla Regione ed al governo nazionale.
Chiedono di "garantire la priorità di scorrimento delle graduatorie attualmente vigenti (Art. 97 Costituzione italiana!!) sulla stabilizzazione dei precari, senza alcuna guerra tra poveri, fino a che l’ultimo idoneo in graduatoria, per ogni categoria professionale non sia stato assunto. Solo dopo l’esaurimento delle graduatorie vigenti, si può pensare infatti di ricoprire i posti rimanenti con la stabilizzazione dei precari e non il contrario (la legge proroga della Madia ha infatti valore retroattivo ma il contratto di lavoro a tempo determinato dei precari doveva esser già stato interrotto in virtù del fatto che si poteva attingere dalle graduatorie di idonei anche per assunzioni a tempo determinato - vedi art. 36, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001). E’ doveroso anche precisare che i concorsi espletati bandivano già anche una percentuale di posti riservata proprio ai precari, molti dei quali però non hanno superato il concorso".
Inoltre pretendono di "interrompere i contratti di lavoro a tempo determinato dei precari (o meglio incaricati) che non hanno i requisiti della nuova Madia e cioè al 31/12/2019, perché solo così si può stabilire il reale fabbisogno per categoria professionale, e incominciare a chiamare dalle graduatorie degli idonei, sempre rispettando il principio di cronologia delle graduatorie (vedi sentenza 891/17 TAR Calabria). Il mantenimento, anche solo per un mese, degli incaricati, infatti, fa si che questi acquisiscano quei poteri per cui, così come hanno fatto adesso, chiederanno poi un’ulteriore proroga della Legge Madia, quindi si creerebbe ulteriore precariato, bandito dalla nostra Costituzione, e pertanto questa è una cosa che non deve essere permessa!! In particolare si libererebbero così posti che possono essere coperti con le assunzioni a tempo indeterminato degli idonei".
Poi la richiesta di definire "il fabbisogno di personale entro Febbraio 2020 e avere contezza dei numeri di idonei e di precari per ogni categoria professionale, in modo che, grazie anche alla manovra per l’aumento del tetto di spesa per le assunzioni, effettuata dal Ministro Speranza, si possa organizzare un piano assunzionale che, ci si augura nell’arco di pochi mesi, possa non solo portare una boccata d’aria fresca e di rinnovamento nella sanità, ma anche dare un posto di lavoro a padri e madri di famiglia, e a giovani intraprendenti che si sono creati delle aspettative con i propri sacrifici superando un concorso pubblico, specialmente in regioni dove non si effettuava un concorso da circa 10 anni".
Ancora gli idonei vorrebbero "eliminare il limite di durata delle graduatorie degli idonei e permettere di utilizzarle fino ad esaurimento. Ovviamente se passano più di 5 anni dall’uscita della graduatoria, effettuare un colloquio di validazione delle capacità e delle competenze prima dell’immissione in ruolo, con possibilità di partecipazione a corsi di aggiornamento specifici per il recupero delle carenze. O in alternativa, GARANTIRE il completo scorrimento, fino ad esaurimento, delle graduatorie entro il limite di durata delle graduatorie stesse, in modo che tutti gli idonei che hanno riposto aspettative nel concorso possano essere assunti nella pubblica amministrazione".
Poi arriva la parte dedicata al Governo.
Per le regioni in piano di rientro (la Calabria, la Puglia, il Lazio, la Sicilia, la Campania, il Molise e l’Abruzzo) e commissariate, oltre a quanto richiesto precedentemente:
Le richieste sono: "Imporre alle aziende ospedaliere e ASP delle Regioni a scorrere fino ad esaurimento a livello regionale, le graduatorie aziendali già vigenti sul territorio ed in ordine cronologico, cioè esaurendo prima la graduatoria più anziana per categoria professionale e poi passare alle graduatorie più recenti per la stessa categoria; questo secondo la politica di risparmio ragionevole (vedi sentenza 235/19 TAR Calabria). Per lo stesso motivo esortare le aziende titolari di graduatorie a cederle alle altre aziende ospedaliere ed ASP della Regione senza fare ostruzionismo";
Ancora: "Bloccare qualsiasi altro concorso fino a quando le graduatorie non siano tutte esaurite. Eventualmente si possono effettuare esclusivamente concorsi per quelle figure professionali per cui non ci sono graduatorie all’interno della Regione oppure sono già state completamente esaurite. E’ infatti controproducente, effettuare nuovi concorsi e creare nuovi eserciti di idonei, quando invece ci sono già delle graduatorie che possono essere utilizzate a livello regionale".
Da qui la richiesta formale "al Governo che si finisca di creare precari in maniera insensata e applichi una volta per tutte correttamente l’impiego di personale a tempo determinato solo come realmente è definito e cioè ai sensi dell’art.36, comma 2, DLgs. n. 165/2001 che sancisce che “il lavoro a tempo determinato è ammesso per rispondere ad esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale”.
Si chiede infatti che vengano prima esaurite tutte le graduatorie vigenti in ordine cronologico per la stessa categoria professionale, e solo successivamente, attraverso l’espletamento di concorsi già banditi ma non ancora espletati, e/o l’emissione di nuovi bandi per concorsi pubblici, stabilizzare i precari che abbiano i requisiti e superino il concorso!".
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