Di CARMEN MIRARCHI
Questa mattina la manifestazione in Cittadella regionale a Catanzaro guidata da USB Calabria e dal Sindacato degli infermieri italiani, Nursing Up. La richiesta è quella di incontrare il Presidente Occhiuto o un suo rappresentante affinché possa essere discussa la questione degli infermieri precari in scadenza di contratto.
Fabio Bruschi, dirigente sindacale Nursing Up Asp Catanzaro, spiega così la ragione della protesta: "Manifestiamo per i nostri colleghi precari che perderanno il lavoro a marzo del 2022. Il problema è che l'Asp di Catanzaro ha un suo fabbisogno, ha un tetto di assunzioni per il 2021 ed il 2022 anche se per quest'ultimo non si hanno ancora dettagli. Il tetto di spesa è legato ad una legge del 2009 e non ci consente di avere nuove assunzioni. L'assurdità è che la pianta organica degli infermieri del 2018 è superiore a quello del 2021. Non possiamo avere oggi un fabbisogno uguale a quello pre pandemia. Abbiamo 34 infermieri in scadenza a marzo che verranno sostituiti da quelli nelle liste di mobilità. Questo ammesso che avranno il nullaosta di entrata.. Rischiamo anche di avere vuoti in organico. Chiediamo ad Occhiuto di andare al tavolo adduce e strappare la promessa di chiedere di poter spendere di più in risorse assunzionali".
Alla manifestazione anche i rappresentanti USB Calabria, che ci spiegano come le manifestazioni avvengono oramai ogni 2/3 mesi a causa di continue di scadenze di contratti che li obbligano ogni volta a chiedere l'intervento per una stabilizzazione che ancora non è avvenuta. "Le richieste sono sempre le stesse, puntualmente ci ritroviamo sotto la Cittadella regionale per chiedere la proroga dei lavoratori che vedono la scadenza di contratto, una cosa che accade ogni 3/6 mesi. Questi 1500 lavoratori sono stati definiti gli 'eroi del Covid' e servono al sistema sanitario regionale perché puntualmente se scendono i contagi gli stessi vengono spostati in altri reparti", dice Vittorio Sacco, USB sanità Calabria. La proroga dei contratti del personale assunto per emergenza Covid sarebbe legato sostanzialmente alla proroga dello stesso stato di emergenza, che dovrebbe scadere a fine marzo. "Lo stato di emergenza sanitaria in Calabria va bene oltre il Covid - spiega ancora Sacco - e dire che queste persone servono al sistema sanitario permetterebbe la proroga dei loro contratti, lo scorrimento delle graduatorie e il via nuovi concorsi. Secondo l'ordine degli infermieri mancano un Calabria 2200 unità". "Noi pensiamo che adesso il riferimento è unico perché Occhiuto è Commissario alla sanità e Presidente della Regione. La Calabria potrebbe avviare la procedura di stabilizzazione perché ci sono anche le risorse economiche ma manca la volontà politica", ha concluso il delegato sanità USB Calabria.
Intanto il corteo di circa 30 persone si è diretto sorto la Cittadella regionale con striscioni e vignette che citano il Presidente Occhiuto. "Chiediamo la stabilizzazione dopo essere stati chiamati eroi. Ma Occhiuto non ci ha contattato per una discussione. Manifestiamo per far sentire la voce dei professionisti definiti eroi ed angeli impiegati in prima linea durante la pandemia e che adesso diventano eroi disoccupati. Come premio ci mandano a casa, il Presidente che ha promesso in campagna elettorale di potenziare la sanità calabrese deve darci delle risposte. Chiediamo di non essere sostituiti dalle liste di mobilità. La Regione Calabria si allinei alle proroghe già effettuate dalle altre Regioni", aggiunge un infermiere presente alla manifestazione.
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