di FRANCO LAUDADIO
E’ evidente che l’emergenza del Coronavirus-Covid-19 sta cambiando notevolmente le nostre vite, mettendoci in una condizione che ci servirà da lezione per il futuro.
Mentre ci mobilitiamo perché questa fase non diventi un’occasione di altro isolamento ed emarginazione reciproca - in particolare per i più poveri e dimenticati – è importante trarre dalla vicenda che stiamo vivendo qualche motivo di riflessione.
Le dinamiche sul sistema sanitario Calabrese che stiamo vivendo e le emergenze sanitarie che stanno colpendo la nostra regione, da essere classificata dal Governo “Zona Rossa” preoccupano i cittadini calabresi che, ancora una volta, si vedono traditi, offesi e danneggiati da una classe dirigente irresponsabile e disinteressata verso un bene impareggiabile, qual è la salute.
La vicenda che ha visto protagonista, in negativo, il commissario ad acta della Regione Calabria, Cotticelli, ha messo a dura prova di rischio il popolo calabrese, è il risultato di un’inefficiente classe dirigente, incompetente e arrogante.
Sono dieci anni che in Calabria la sanità è commissariata e la cosa grave è determinata da fatto che i vari Governi, di destra e di sinistra, hanno continuamente nominato nella funzione di Commissario, persone di altre regioni, incompetenti, come la nomina di Cotticelli che, addirittura, il Governo aveva prorogato nell’incarico per altri due anni estendendolo ai dodici mesi successivi.
Il risultato è che la Calabria è offesa e ridicolizzata dagli ultimi avvenimenti dal Commissario Cotticelli che, dapprima sosteneva di non aver eseguito il piano Covid il cui termine è scaduto il 3 Novembre, per poi cambiare completamente versione durante la trasmissione “Non è l’Arena” in onda domenica scorsa, facendo intendere che nella prima dichiarazione non era se stesso.
Certamente della malasanità calabrese non è responsabile solamente il Generale Cotticelli, di più lo è il Ministro della salute e il Governo affidando un settore molto delicato a una persona incompetente e promuovendo, poi a nuovo commissario straordinario, una nomina di partito a una persona, Zuccatelli, le cui frequenti dichiarazioni hanno ricevuto le critiche più severe dagli opinionisti delle testate di tutte le Regioni d’Italia.
Il Ministro e il Governo con queste nomine, ignorano volutamente che la Calabria vanta validissimi professionisti che certamente sarebbero più in grado di gestire e dirigere l’importante settore del sistema sanitario calabrese con maggiore serietà e professionalità.
Trova meraviglia come i Senatori e deputati degli ultimi venti anni arricchitisi sulle spalle dei Calabresi sono tutti silenti e si godono il loro benessere in altre Regioni, dove si fanno curare nelle strutture sanitarie di eccellenza.
Qual è stato il loro impegno a Roma a difesa dei diritti del popolo Calabrese?
Noi, poveri onesti e laboriosi uomini e donne di Calabria restiamo nella nostra terra abbandonati e preoccupati per il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti.
Inoltre il ruolo del Consiglio Regionale è anche quello di vigilare anche sull’operato del Commissario straordinario alla Sanità.
L’ha fatto?
*Presidente dell’Associazione “Per La Calabria"
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