La Commissione Albo Odontoiatri e l’Andi (associazione nazionale dentisti italiani) della provincia di Catanzaro nel corso di una riunione (in video conferenza) hanno fatto il punto sulla situazione della categoria nel contesto della emergenza Covid. Nel corso dei lavori i due organismi - come si legge in una nota stampa congiunta - hanno “preso atto, in primo luogo, che l'intera rete di studi e strutture odontoiatriche della nostra provincia, sebbene tra enormi difficoltà, ha continuato e sta continuando ad erogare l'attività assistenziale e di cura (anche quando l'attività ambulatoriale pubblica risulta sospesa), mantenendo un elevato livello di sicurezza per sé, i propri dipendenti ed i propri pazienti, svolgendo, così, anche un importante ruolo sociale con l’ obiettivo di ridurre l’afflusso presso gli ospedali e, conseguentemente, di limitare il rischio di diffusione del virus".
E’ anche ribadito nella nota che quanto sopra esposto “è stato, ed è, possibile grazie al rigoroso rispetto dei protocolli e delle linee guida ministeriali di cui gli odontoiatri si sono da subito dotati”. La categoria si sente però non tenuta nella dovuta considerazione nell’ambito delle decisioni decretate a livello governativo e le due organizzazioni hanno puntualizzato che “il raggiungimento ed il mantenimento di tali livelli di sicurezza non è stato indenne da costi, per cui appare francamente incomprensibile l'esclusione della categoria dai rimborsi statali per l'acquisto dei DPI”.
A tale proposito nella nota è riportato quanto rilevato dall’Istituto Nomisma, rinomato istituto di ricerca economica: “un’altra scelta discriminatoria nei confronti di chi svolge attività professionale, compresa quella dentistica, è stata l’esclusione dalla possibilità di partecipare al bando ‘impresa Sicura’ di Invitalia, finalizzato al rimborso delle spese per l’acquisto di DPI (dispositivi di protezione individuale), sostenute tra il 17 marzo e l’11 maggio 2020”. CAO e Andi di Catanzaro hanno anche deciso “di rinnovare la finora inascoltata richiesta a chi di competenza circa l'esecuzione, in quanto categoria a rischio, e nell'interesse dell'incolumità dei cittadini, di tamponi per tutto il personale operativo degli studi odontoiatrici”.
Nel corso dell’incontro è stata fatta una riflessione in chiave critica sulla situazione che si sta vivendo nella nostra regione “che è drammatica, essendo la Calabria ormai già da qualche settimana sprovvista di una cabina di regia in materia sanitaria capace di gestire una situazione tanto seria e delicata. Avremmo invece bisogno urgente di decisioni chiare e risolute a tutela dell'intera collettività, mentre paradossalmente prevalgono gli interessi di parte"
La riunione fra la Commissione Albo Odontoiatri e l’Andi si è conclusa, poi, con un pensiero rivolto a tutti gli operatori sanitari che hanno lavorato e stanno lavorando a tutela della salute di tutti noi e, in particolare, a coloro che hanno donato la loro vita agli altri in questa guerra che tutti stiamo combattendo.
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