"Gli uffici amministrativi dell'Asp devono tornare alla sede naturale: Girifalco". Il Comitato Emergenza Sanità insiste: "Basta pagare affitti ai privati"

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L'ospedale psichiatrico di Girifalco
  12 maggio 2020 17:42

di MASSIMO PINNA

Uffici amministrativi dell’Asp, il Comitato Emergenza Sanità interviene nel dibattito in corso sulla sanità calabrese e catanzarese e precisando subito di non voler fare polemica con i lametini. In un contesto di di soluzioni ottimali e di risparmi di spesa per l’Asp, la richiesta del Comitato non può non essere tenuta in considerazione. Ovvero, “gli uffici amministrativi dell’Asp devono tornare alla loro sede naturale: Girifalco”.

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Insomma, “adesso è il momento storico di restituire razionalità ed efficienza alle scelte sanitarie. Anche perché, “gli uffici amministrativi sono sempre stati a Girifalco, salvo poi una scandalosa e dispendiosa opera di depauperamento delle strutture e servizi sanitari del territorio. Una storia che ha dell’incredibile.

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Solo per fare un elenco sommario,nel corso degli ultimi anni è lunga la serie delle spoliazioni di servizi sanitari subite da Girifalco. Il centro di eccellenza di psichiatria di Girifalco è stato sdoppiato con l’istituzione del Csm di Montepaone, ubicato in una struttura in fitto da privati. Il centro vaccinazioni di Girifalco è stato soppresso, i cittadini di un intero comprensorio sono costretti a recarsi altrove. Poi, il mancato progetto del centro di formazione universitaria di Fisiatria. Ed ancora la mancata realizzazione del centro specialistico per l’Alzheimer. E tralasciando la commissione invalidi, ed altri servizi. 

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Sembra incredibile, ma a Girifalco tutto questo è diventato quasi normalità. La scelta incomprensibile di pagare un milioni di fitti all’anno ai privati, come fa l’Asp di Catanzaro, mentre intere strutture, come quella di Girifalco, di circa 50 mila metri quadrati, da sempre di proprietà dell’Asp, rimangono inutilizzate. E da dove, anche rimanendo pochi uffici, due anni fa, la scelta finale. Tutti gli uffici amministrativi di Lamezia Terme, Soverato e Girifalco dovevano essere trasferiti a Catanzaro in locali privati in affitto. Ma, come si sa, a Lamezia Terme gli uffici Asp sono rimasti li dove si trovano. In effetti, dopo le proteste da Lamezia Terme e Soverato, solo Girifalco pagò l’intero trasferimento.

“CI furono assemblee – ricordano dal Comitato – e anche un’interrogazione all’allora presidente Oliverio da parte dell’onorevole Mario Magno. Ma niente, nel silenzio assordante anche dell’amministrazione comunale dell’epoca, i pochi uffici rimasti a Girifalco vennero trasferiti in affitti privati. Altro che spending rewiev”.

Dal Comitato ricordano, infatti, come  “l’ultima della serie di spoliazioni, quando due anni fa – affermano - sull’altare di un patto non scritto, anche i vertici amministrativi del Comune di Girifalco, hanno per così dire ceduto alle richieste dell’Asp di portate gli uffici da Girifalco a Catanzaro. Il tutto – sottolineano - in cambio di altre proposte”. A Girifalco, ricordano “è al centro della Calabria e logisticamente rappresenta la scelta perfetta per i calabresi, contrada Serra esige che gli uffici amministrativi tornino qui, là dove sono stati da sempre previsti, e che almeno in parte di possa arrestare questo scandaloso baratto politico alle esigenze di risparmio e di efficienza della sanità calabrese che solo con sede a Girifalco si può oggettivamente ripristinare”.

La storia è questa. Nel 1995, furono accorpate le Asl di Catanzaro n.7 e di Chiaravalle (di cui faceva parte Girifalco), la n. 19, in un’unica Usl 7 di Catanzaro. 0 Che poi divenne la nuova Asp di Catanzaro. Da allora, gli uffici amministrativi vennero allocati a Girifalco. Nel 2001, arrivò il trasferimento a Catanzaro, dai locali di proprietà dell’Asl a Girifalco, in locali in affitto. Nel 2011, tornano gli uffici a Girifalco. Fino al 2017, l’ultima puntata di questa storia di uno spreco di risorse pubbliche a dir poco scandaloso.

“Scelte reiterate, senza oggettività e senza badare ai risparmi, in faccia alle esigenze di tutti i territori, dei cittadini, e dei dipendenti stessi. Ma ora – concludono – è tempo di finirla: gli uffici amministrativi dell’Asp devono tornare alla loro sede naturale: Girifalco. Mai come oggi, in tempi di Covid-19, rivendichiamo questi servizi importanti per la comunità”.

 
 
 

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