Uniti come mai. Gli studenti universitari calabresi questa volta alzano il tiro e la voce: ”Esiste una Calabria diversa, la voglia di riscatto parte dagli studenti Calabresi”, mettono subito in risalto gli universitari di Catanzaro, Reggio Calabria e Cosenza tramite i rispettivi rappresentanti Michele Caruso, Marco Mercuri e Vincenzo Fallico che pochi giorni fa hanno lanciato l’idea a tutte le associazioni delle rispettive università; organizzando in poche ore una nutrita assemblea in cui si è chiesto la collaborazione di tutti e si è iniziato a sprigionare voglia di fare, di invertire la rotta rispetto alla narrazione umiliante e degradante della regione Calabria.
Il movimento trova la sua sintesi nella pagina Facebook “Assemblea Generale degli studenti calabresi” (VISITA QUI LA PAGINA)” che in poche ore ha raccolto oltre 400 like.
Obiettivo: crescere, farsi sentire, dimostrare che la regione non è solo il racconto delle ultime settimane.
“Alla luce, o meglio, all’ombra, delle ultime vicissitudini che stanno investendo la nostra Regione, che squalificano e mortificano l’identità, l’orgoglio e la dignità della nostra Terrà, si leva spontaneo un grido di dolore e di rabbia, che si sprigiona, libero, dalle coscienze dei calabresi, indignati e mortificati, ma, più che mai, bramosi di verità, di riscatto e di giustizia.
La Calabria sembra caduta in un baratro, vittima innocente di un degrado economico, sociale e morale da cui sembra impossibile uscire. Prima che questo vortice ci risucchi irreversibilmente, prima che la rassegnazione prenda il sopravvento sulla speranza, è indispensabile, quanto improrogabile, reagire con forza e con determinazione per cambiare lo status quo, che ci vede tutti perdenti”, si legge sulla pagina Facebook dell’assemblea di cui i promotori sono Caruso, Fallico e Mercuri, membri del Co.R.U.C. (Comitato Regionale delle Università Calabresi), i quali, accogliendo le istanze, il malcontento e la grande voglia di riscatto degli studenti, si stanno facendo animatori di un “momento” unitario di confronto fra atenei. Il progetto è “finalizzato alla creazione di un movimento d’opinione e di sensibilizzazione verso le problematiche che paralizzano e penalizzano la nostra Terra, con la prospettiva più ambiziosa di elaborare un nuovo progetto di Calabria, un percorso alternativo che possa promuovere un’immagine positiva dei Calabresi e della Calabria. E’ tempo che le università dimostrino che la loro presenza su un territorio così difficile rappresenta l’unico, il più forte strumento di riscatto e di sviluppo; è tempo che assolvano al compito sociale e culturale per cui sono state concepite e progettate dai nostri illustri e lungimiranti predecessori; è tempo che restituiscano al territorio il giusto compenso per le lotte, i sacrifici, gli investimenti, sostenuti nel tempo con l’unica, grande prospettiva di Riscattare la nostra Terra da anni di arretratezza, di sfruttamento, di malgoverno, di povertà e di ingiustizia. Un’occasione per mettere insieme tutti i ragazzi, che rappresentano il futuro di questa terra, pronti e maturi per dimostrare che cambiare è possibile, che la Calabria non è morta, ma è viva, onesta, laboriosa, capace di grandi cose!”.
Scaldano i motori dunque gli studenti. Del resto, come sostengono loro: #ètempo
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