Il Catanzaro vince, convincendo, 3 a 0 contro il Catania e prova a rilanciarsi in classifica. Soddisfatto dopo il match al "Caravolo", mister Grassadonia: "Vittoria meritata, anche per quanto prodotto nel primo tempo, per l'intensità, per la qualità, per l'aver cercato sempre di essere squadra. E' chiaro che io sono qua da un mese - ha aggiunto-, ma facendo i conti, ho fatto nove allenamenti (non rifiniture e scarichi) e la squadra mi è piaciuta perché ha affrontato una squadra forte e noi dobbiamo essere bravi a creare una mentalità che deve essere da vincenti. Perché i perdenti sono quelli che si accontentano, sono quelli che vivono alla giornata, sono quelli magari trovano l'alibi del campo o del vento. I vincenti sono quelli che cercano sempre una strada e creano i presupposti. Il percorso sapevo - ha continuato Grassadonia- che sarebbe stato a medio-lungo termine. Se dicessimo che siamo da primo posto è ovvio che così non è, prenderemmo in giro tutti, per primi noi stessi. Dobbiamo crescere, c'è tanto margine di miglioramento. Dobbiamo lavorare con grande spirito, con professionalità. Sapendo che ci sono diritti e doveri. Dobbiamo diventare prima gruppo e lo stiamo diventando perché le squadre come le case si costruiscono dalle fondamenta. Non puoi pensare con nove allenamenti di costruire una squadra. Ci vuole del tempo, ci vuole la voglia di migliorarsi sempre e questa squadra sta veramente lavorando sodo.
"Oggi non ci aspettavamo il Catania con il 3-4-3 - ha riposto parlando del modulo degli avversari-. La squadra è stata veramente brava a capire le uscite, perché ci sono situazioni sulla fase di non possesso palla che se non prepari puoi andare in difficoltà. Sulla fase di possesso palla, idem. Ci sono uscite completamente diverse. La squadra sa molto bene che lavoriamo su dei codici molto precisi. Se salta l'uomo salta lo schema. Perciò dobbiamo essere in mutuo soccorso, capire dove dobbiamo andare a colpire e perché dobbiamo andare a colpire. E la squadra è stata veramente breve. A volte è preferibile fare due passi indietro e dieci in avanti. Chi è entrato in campo si è fatto trovare pronto". "Questa è una piazza importante - si è sbilanciato Grassadonia-, ci farebbe piacere se ci fosse un maggior seguito perché io questo stadio l'ho visto pieno e so cosa può dare. Dipende da noi far venire la gente allo stadio. Per vedere una partita di calcio e non una partita a 40 o a 60 metri. Questa proprietà è una proprietà forte. Vi posso assicurare che neanche in Serie B si trovano società così importanti e così serie e che lavorano in un certo modo".
"Non mi sono piaciuti i dieci minuti finali perché ci siamo specchiati. Di Gennaro ha fatto una parata, ma poteva riaprirsi la partita. Le partite vanno lette", ha raccontato commentando tecnicamente la gara. Grassadonia ha poi aggiunto: "Siamo contenti, ma sappiamo di non aver fatto nulla. Dall'inizio ho fatto capire che bisogna lavorare sulla meritocrazia. Chi spinge, chi ha fame, chi vuole arrivare allora può far parte di questo gruppo, chi vivacchia o chi pensa che il Catanzaro sia una seconda scelta o deve arrivare ai playoff tanto per farli vuol dire che deve guardarsi intorno".
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