di GIANCARLO SPADANUDA*
In riferimento ai numerosi arresti di questi giorni-fra cui quelli di alcuni professionisti-eseguiti a seguito di indagini penali del procuratore Gratteri,c’è in giro,in città, molta paura ad esprimersi sulla correttezza o meno degli arresti:fatto sta che l’ipocrisia ed il garantismo da carità pelosa porta purtuttavia alcuni ad esprimersi con espressioni tipo:sono tutti innocenti;oppure aspettiamo il risultato finale,cioè a dire fra 10 anni o quasi mai(la prescrizione).
Ma i fatti, oggi, son quelli “da vomito” che leggiamo sui media. Il professionista che difende il proprio cliente,oppure il CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) nominato dal giudice, non possono e non devono mai “mischiarsi” con l’altra parte,oltretutto se questa è manifestamente “mafiosa”, perchè lo vietano l’etica e la morale(quanta ce ne è ancora in giro?), oltre che la legge e la logica; non si va a cena con il mafioso, anche se questi è cliente, oppure oggetto di indagini tecniche. I ruoli vanno separati dall’altra parte.
Ma tutto ha un prezzo: l’uomo onesto è un contemplativo. Gratteri, per il quale si può avere solo grande stima e rispetto (a proposito: c’è chi continua a chiedere notizie dei suoi predecessori…) ha detto che fra l’avvocato ed il cliente deve intercorrere solo il tavolo del colloquio; parafrasando dico che fra il consulente tecnico e l’indagato deve intercorrere solo la scienza: punto e basta.
*Ctu della Magistratura
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736