Gratteri: "Io ministro? Impossibile, per accettare devo avere carta bianca. Sto bene a Catanzaro"

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  27 luglio 2020 20:52

"Io ministro della Giustizia? Sto benissimo a Catanzaro a fare il procuratore capo. Fare una operazione del genere è impossibile perché per accettare devo avere carta bianca...". Così il procuratore della Repubblica a Catanzaro Nicola Gratteri, a margine della presentazione del libro del magistrato e componente del Csm Sebastiano Ardita 'Cosa nostra S.p.A'.

"Non c'è un problema giustizia oggi ma da decenni. Non abbiamo ancora un legislatore che affronti il problema in modo radicale, avendo il coraggio di rileggere i codici per modificarli, per adeguarli alle esigenze del 2020". "Ci provammo - ha aggiunto - in una commissione nel 2014 che aveva il compito di fare delle riforme di 'superficie'. Ma nemmeno quelle passarono. Passò solo quella del processo a distanza, che consente un risparmio di 70 milioni di euro l'anno, limitando a zero il rischio di evasioni. Solo per questa riforma gli avvocati fecero cinque giorni di sciopero".

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"Piacenza? Sono soltanto mele marce. Non c'è un problema reale. Da più di 30 anni lavoro con i carabinieri e ne ho conosciute diverse migliaia che danno l'anima e che hanno nel sangue il senso della giustizia". Lo ha affermato a margine della presentazione del libro del magistrato e componente del Csm Sebastiano Ardita 'Cosa nostra S.p.A .il procuratore della Repubblica a Catanzaro Nicola Gratteri.

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"La corruzione, i corrotti, gli infedeli e gli indegni sono in tutte le categorie. Questo non vuol dire buttare l'acqua sporca con tutto il bambino ma avere il coraggio di togliere in modo radicale queste mele marce per continuare ad aver fiducia perché non esiste alternativa", ha aggiunto.

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