Gratteri su La7: "La pubblica amministrazione sta gomito a gomito con le mafie"

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Nicola Gratteri
  22 novembre 2023 15:14

Come al solito non commenta alla leggera Nicola Gratteri, nuovo Procuratore di Napoli, le vicende legate all'apparato della Giustizia. ospite di Giovanni Floris, su La7, il magistrato ha criticato le nuove misure previste dal pacchetto sicurezza, tornando ancora a parlare dei rapporti tra mafie e pubblica amministrazione, sottolineando la necessità di un sistema efficiente per combattere la corruzione. "Non possiamo creare le pene per i poveri, per i disgraziati, e poi per i corruttori, per i colletti bianchi, non possiamo utilizzare intercettazioni o abolire l'abuso d'ufficio", ha detto Gratteri.

"Poi pensiamo di risolvere i problemi aumentando di un anno le pene per i reati di strada?", ha detto il procuratore. "Se noi non risolviamo i problemi di macro criminalità, che sono quelli di mafia e quelli che stanno gomito a gomito con la mafia, non concludiamo nulla. La pubblica amministrazione sta gomito a gomito con la politica da un lato e con la mafia dall'altro. La corruzione, la concussione, il peculato sono ormai reati tipici delle mafie", ha continuato Gratteri.

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"Le mafie non sparano più, perché corrompono, perché pagano. I mafiosi sono pieni di soldi, non hanno più bisogno di bruciare la macchina all'amministratore, gli danno dei soldi. Altrettanto schiettamente ha risposto il procuratore di Napoli alle domande sul tema dell'abuso d'ufficio, tanto criticato da sindaci e amministratori, ai quali si dice che renderebbe difficile operare. "Questo è un alibi", ha replicato Gratteri stuzzicato dal giornalista. "Il reato d'abuso d'ufficio è importante che ci sia. E' stato criticato soprattutto dai sindaci perché hanno paura - dicono - della firma. Ma il sindaco non firma, fa scelte politiche", ha rimarcato Gratteri. "Se il sindaco ha un dubbio, a fianco alla sua stanza c'è quella del segretario comunale. E se non basta in Prefettura c'è il prefetto, il viceprefetto, il capo di gabinetto. Tutti specialisti in diritto amministrativo. Se il sindaco, ipoteticamente, favorisce il fratello e noi togliamo l'abuso d'ufficio, possiamo lasciare questa fattispecie senza una sanzione?", l'interrogativo del magistrato.

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