di PAOLO CRISTOFARO
Non ha usato mezzi termini, intervistato a Radio24, il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Ai microfoni dell'emittente, il magistrato ha commentato la vicenda del Qatargate, che ha investito in pieno il Parlamento Europeo. Per Gratteri il problema di fondo è soprattutto legato all'assenza di normative adeguate per il contrasto ai grandi investimenti illegali. "Io sono stato nei Paesi europei e conosco bene Bruxelles e quegli ambienti. Urge una regolamentazione per tutta l'attività lobbistica. Io mi meraviglio che la gente si meravigli, forse sarebbe meglio tacere. Bisognerebbe mettersi subito a scrivere norme, anziché fare a gara per chi si scandalizza", ha asserito il Procuratore.
"Dico ormai da anni che nella cultura occidentale c'è stato un forte abbassamento della morale e dell'etica, in particolar modo in Italia. E' un qualcosa che riguarda tutta la cultura occidentale, cioè dell'avere più che dell'essere. Si conta in base a ciò che si ha. E si è pronti a vendersi, a prostituirsi", ha aggiunto nell'intervista. "Al netto oggi cosa è pronta a fare sul piano normativo la Politica e l'Europa?", la domanda del magistrato.
"Non ci sono regole sul piano del contrasto alle mafie in Europa. L'Europa è una grande prateria dove chiunque può pascolare. In nome della privacy non si possono creare realtà normative proporzionate alla realtà criminale e quindi continuiamo ad indignarci, ma poi non riusciamo ad impegnarci per avere delle norme adeguate", ha aggiunto ancora Gratteri commentando lo scandalo dei rapporti sottobanco col Qatar.
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