di TERESA ALOI
Sembra di vederla, Martina. Davanti al mare, con una tazza di caffè fumante e gli occhi persi tra l’azzurro del Tirreno e le montagne del Parco Nazionale del Pollino, che incorniciano Belvedere Marittimo, la “Città dell’Amore”. Già, dell’amore, perché da oltre 300 anni il Convento dei Padri Cappuccini custodisce un’ampolla con sangue e frammenti di ossa di San Valentino, il Santo degli Innamorati.
Trentasei anni, calabrese di nascita, cittadina del mondo. Laurea alla Luiss, a Roma, in Relazioni internazionali, Master in Bocconi su Management dell'Ambiente e Responsabilità delle Aziende, oggi Martina Rogato è una delle 1000 donne che sta cambiando l’Italia. Co-Fondatrice di Human Rights International Corner e Young Women Network - l’unica organizzazione italiana che si occupa di empowerment delle giovani donne, e di cui è dal 2020 anche Presidente onoraria - è stata nominata Sherpa e Portavoce di W20, l' engagement group ufficiale del G20 sulla gender equity e nel 2020 è tra i change-maker scelti da Papa Francesco per ridisegnare una nuova economia sostenibile.
Anni spesi in giro per il mondo fino ad approdare a Milano che da qualche mese ha lasciato per far rientro nella “sua” Calabria. Perché il covid fa anche questo. Mina le certezze e ti porta a fare scelte che mai avresti pensato di fare e che invece, in piena pandemia, sembrano le più possibili.
La storia di Martina è simile a quella di tante altre, di chi sceglie di andar via dalla grande città, preferendo riappropriarsi di una dimensione più umana della vita tornando nel suo paese d’origine da cui era andata via subito dopo il diploma.
Non era su quell’ultimo treno, a marzo scorso, prima che il Governo Conte chiudesse l’Italia nel primo lockdown. “Troppo affollato, ero terrorizzata all’idea di viaggiare accanto a tutte quelle persone, avevo paura per me e per la mia famiglia”. Ma quando l’estate scorsa le misure anti covid si allentano, Martina non ci pensa due volte e scende in Calabria. A luglio lascia il suo monolocale “senza balconi a 800 euro di Milano” per la casa con giardino vista mare in Calabria. “L’idea – racconta - era quella di trascorrere un’estate lunga, magari fino a settembre, ma da allora sono trascorsi sei mesi e io sono ancora ancora qui”.
Strano per la famiglia e gli amici – “pochi quelli che sono rimasti in Calabria”- vederla lì per così tanto tempo. Ma lei è felice anche se confessa di non aver il coraggio di lasciare la casa milanese, “perché spero prima o poi di tornare a viverci”.
A Belvedere marittimo tutto è diverso. E non solo per il sole e il mare.
“I miei ritmi di vita sono completamente diversi – sottolinea – anche se continuano a fissarmi riunioni all’ora di pranzo”. Ma Martina le pause se le “prende tutte”. Davanti al suo mare con il sole in faccia. E anche il caffè, allora, ha tutto un altro sapore.
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