Da venerdì 6 agosto sono in vigore le disposizioni del decreto legge 105 del 23 luglio 2021 che prevedono l’estensione dell’uso del green pass. Le certificazioni verdi, come noto, possono essere ottenute o quindici giorni dopo la somministrazione della prima dose e fino al completamento del ciclo vaccinale (con una validità complessiva di nove mesi) o a seguito di accertata guarigione dall’infezione da Covid-19 (validità di sei mesi) o infine a seguito di tampone antigienico o molecolare negativo eseguito nelle 48 ore antecedenti.
LE NOTE PER L’ACCESSO ALLE SALE E AL SERVIZIO MENSA - Quale impatto potrà esserci per i lavoratori della Regione Calabria, oltre che per gli esterni che fanno visita agli uffici regionali? Fra le attività per cui sarà necessario il possesso e l’esibizione del certificato verde ci sono anche i convegni, congressi, concorsi pubblici e servizio di ristorazione al chiuso. Sono queste le attività potenzialmente “d’interesse” per l’Ente regionale. Ci auguriamo che le misure predisposte dall’Amministrazione siano idonee a garantire il rispetto della normativa nazionale. E soprattutto - chiede il sindacato CSA-Cisal -, visto l’incremento dei contagi in Calabria, e in Italia, sono state messe a punto le azioni tese a prevenire un’ulteriore diffusione della pandemia, in questa fase spinta dalle varianti, appunto attraverso un efficace impiego dello strumento del green pass? In data 2 agosto, il direttore generale del “Personale” e il “Datore di Lavoro” hanno emanato una circolare con cui appunto venivano ricordati le principali novità introdotte dal decreto n. 105 del 23 luglio. A seguito della circolare sono state adottate due distinte note esplicative: una destinata a disciplinare gli ingressi nelle Sale Oro, Verde, Blu e Turchese della Cittadella e un’altra indirizzata a regolare l’accesso al servizio mensa.
SUL SERVIZIO MENSA I CONTROLLI SARANNO EFFETTUATE DALLE SOCIETA’ CONCESSIONARIA - Partiamo da quest’ultima. La nota firmata dal Dec (direttore esecuzione del contratto) del servizio mensa, sostanzialmente demanda alla società concessionaria del locale di attivare idonee azioni di controllo e di accertamento di validità del green pass dei soggetti che vi accedono. La società dovrà quindi fornire all’Amministrazione i dettagli operativi su come far rispettare gli obblighi di legge. Facciamo notare che l’impiego del green pass per l’accesso ai ristoranti al chiuso è uno degli aspetti più controversi dell’ultimo decreto. Non volendo entrare nel merito dell’obbligo deciso dal governo, ancora oggi, - fa notare il sindacato CSA-Cisal - non è del tutto chiaro se i ristoratori oltre a verificare la validità della certificazione verde tramite un’apposita applicazione digitale debbano altresì controllare i documenti di riconoscimento degli avventori. Come già testimoniato in altre circostanze - ribadisce il CSA-Cisal - preferiamo attenerci al principio di precauzione e di osservanza delle disposizioni nazionali anti-contagio, per cui ci aspettiamo che la società, che finora si è dimostrata seria, operi per preservare la sicurezza dei dipendenti regionali e degli altri visitatori che accedono al locale.
L’ACCESSO ALLE SALE COLORATE - Discorso diverso invece per le Sale Verde, Oro, Blu e Turchese che, come noto, potrebbero essere utilizzate per convegni, congressi o concorsi pubblici. In questo caso è pervenuta, in data 3 agosto, una nota a firma del dg del dipartimento “Economia e Finanze” e della dirigente del settore “Economato”. Nel testo viene precisato che i controlli saranno affidati “agli operatori del Servizio di Portierato o, in alternativa, del Servizio di Vigilanza”. Più avanti viene precisato che al fine di organizzare l’attività di controllo i dirigenti abilitati, tramite il portale del dipendente, per richiedere l’uso delle sale dovranno effettuare la prenotazione con tre giorni di anticipo rispetto alla celebrazione dell’evento.
LE MISURE INDIVIDUATE SIANO EFFETTIVAMENTE APPLICATE E I CONTROLLI SIANO RIGOROSI - L’obbligo di green pass è in vigore da venerdì e già da lunedì potrebbero verificarsi situazioni in cui sarà necessario attivare i controlli su eventi che contemplino l’uso del green pass. Dunque, non si può perdere tempo. L’organizzazione messa per iscritto dall’Ente è affidabile? Possiamo essere sicuri che tutto filerà liscio nello svolgimento di convegni, congressi e concorsi all’interno delle diverse sale? Gli operatori del servizio di portierato o di vigilanza sono stati istruiti sulla corretta procedura? E se nel corso di un convegno questi sono impegnati nelle attività istituzionali e quindi non c’è nessuno che può verificare i green pass di chi accede ad un convegno cosa potrebbe accadere? La società del servizio mensa sarà pronta da lunedì, primo giorno lavorativo utile, a mettere in atto le misure previste dal decreto? Non vorremmo che i costrutti teorici all’interno delle circolari e delle note poi non siano concretamente attuati per l’uso delle Sale o per l’accesso al servizio mensa. Per questo facciamo un appello affinché le verifiche sul green pass siano coerenti con le norme e nel caso in cui le disposizioni indicate nelle circolari all’atto pratico non dovessero rivelarsi efficaci o attuabili, l’Amministrazione adotti al più presto adeguate contromisure. Dato che c’è di mezzo l’incolumità dei lavoratori crediamo - conclude il sindacato CSA-Cisal - sia necessario assicurare una più dettagliata e attenta organizzazione sui controlli in tema di green pass in Regione Calabria. Se fosse necessario il presidente Spirlì adotti un atto interno uniforme in modo tale da non lasciare nulla al caso.
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