“Greenwashing”, ecco come contrastarlo: nel nuovo libro di Marco Letizi le risposte ai quesiti

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Nel libro è stato anche esaminato il caso di successo della Brunello Cucinelli S.p.A. nella mitigazione dei rischi del greenwashing

  03 febbraio 2024 15:23

Dal 2 febbraio esce in tutte le librerie l’ultimo libro di Marco Letizi, edito da EGEA (casa editrice dell’Università Bocconi di Milano), intitolato “Greenwashing. Strategie di contrasto. Casi nazionali e internazionali”. Il libro esce in un momento “topico” in quanto proprio il 17 gennaio scorso il Parlamento europeo ha finalmente adottato la direttiva a contrasto del greenwashing e delle informazioni ingannevoli. La prefazione è stata scritta dal Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - Senatore Claudio Barbaro. L'introduzione dall'Europarlamentare e Professoressa Ordinaria di Economia dell'Ambiente al Politecnico di Torino - Mercedes Bresso - e le conclusioni da Francesco Perrini, Professore Ordinario e Direttore del Sustainability Lab dell'Università Bocconi di Milano.

Il libro di Marco Letizi tenta di rispondere a una serie di importanti questioni. Cos’è il greenwashing e per quale motivo viene ritenuto pericoloso per le imprese e per il mercato? Quali sono le strategie di contrasto che il legislatore europeo ha posto in essere per mitigarne i rischi? Quali sono le iniziative che un’impresa può implementare per evitare di incorrere in pratiche di greenwashing? E infine, quali sono i rischi per un’impresa che comunichi ai consumatori informazioni verdi ingannevoli?

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Da tempo si sente parlare in modo sempre più marcato di greenwashing. Questo neologismo è entrato ormai nel lessico abituale dei consumatori. Ci può aiutare a capire la natura del fenomeno?
“Il greenwashing è, in estrema sintesi, la comunicazione di informazioni ambientali ingannevoli attraverso le quali le imprese vogliono presentare un prodotto o un servizio come ecosostenibile quando, in realtà, non lo è. Il greenwashing è un fenomeno fortemente pervasivo, che impedisce il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, vanifica l’impegno della comunità internazionale di mitigare gli effetti del cambiamento climatico, danneggia gli investitori e i consumatori e rappresenta un elemento distorsivo del regolare sviluppo del mercato”.

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Quali sono le conseguenze pratiche del greenwashing?
“Il greenwashing non rappresenta solo un rischio per il capitale reputazionale delle imprese che le pongono in essere ma sono un elemento di forte distorsione del mercato, ledono il principio costituzionalmente garantito di libera concorrenza, impattando negativamente su tutte le altre imprese sane operanti nel medesimo settore economico. Inoltre, le imprese italiane ed europee che pongono in essere pratiche di greenwashing possono incorrere in sanzioni pecuniarie anche piuttosto pesanti. In Italia, le procedure di accertamento e sanzionatorie rispetto ai green claims ritenuti scorretti o ingannevoli da parte dei competenti organi di controllo sono attualmente disciplinate dal Codice del Consumo e dal Codice di Autodisciplina della comunicazione commerciale”.

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Nel libro è stato anche esaminato il caso di successo della Brunello Cucinelli S.p.A. nella mitigazione dei rischi del greenwashing.
“Anzitutto, devo ringraziare il Presidente Brunello Cucinelli per avermi dato la possibilità di parlare della sua straordinaria realtà aziendale dove attraverso la “crescita garbata” il gruppo riesce a gestire in modo ottimale il trade-off tra livelli di sostenibilità e crescita aziendali: un vero e proprio modello di crescita sostenibile e garbato. Nella mia analisi, ho descritto anche le misure adottate dalla Brunello Cucinelli S.p.A. nella mitigazione dei rischi di greenwashing”.

LA BIOGRAFIA DELL'AUTORE

Marco Letizi


PhD in Business Management, Avvocato, Dottore Commercialista e Revisore Legale. Global Consultant delle Nazioni Unite, della Commissione europea e del Consiglio d’Europa. Ex Colonnello della Guardia di Finanza. Siede negli organismi di controllo di alcuni importanti gruppi societari multinazionali. È oggi riconosciuto come uno dei massimi esperti a livello globale di misure di contrasto al riciclaggio, al finanziamento del terrorismo e in tema di Asset Recovery e Asset Management.

Ha contribuito alla riforma del vigente codice antimafia italiano e dei sistemi normativi antiriciclaggio, reati fiscali, asset recovery e asset management di numerosi paesi a livello globale. È stato recentemente menzionato in un’importante risoluzione del Parlamento europeo in tema di antiriciclaggio e in numerosi Reports delle istituzioni europee in tema di asset recovery e asset management.

Dal 2010 al 2013, è stato a capo dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) in Sicilia. Nel 2001, è stato insignito della medaglia d’argento al valor civile dal Presidente della Repubblica italiana.

È autore di numerose pubblicazioni in materia di corporate compliance, contrasto alla criminalità economica, asset recovery, asset management, criminalità ambientale, green economy e green finance. Collabora con Il Sole 24Ore. Tra le sue opere, Greenwashing. Strategie di contrasto. Casi nazionali e internazionali (Egea, 2024), Sostenibilità e PMIAspetti strategicioperativi e finanziari (coautore, Egea 2022), La Green economy e il sistema di gestione dei rifiuti (curatore, SD&C Editore, 2022), I beni confiscati. Procedura di destinazione, best practices e casi concreti di soluzione (Edibank 2014), Pigott? Il mistero del diamante perduto (coautore, De Luca, 2011), Le lacrime degli dei. Storia segreta delle pietre più desiderate del mondo (coautore, Rubbettino Editore, 2007), Comportamento criminale, ecomafie e smaltimento dei rifiuti. Strumenti e proposte per un approccio analitico (curatore, Rubbettino Editore, 2004).

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