di NICOLÒ VITO GALLELLO
Nelle ultime settimane il Centro Diurno del CSM di Montepaone Lido ha visto partire un nuovo progetto di inclusione e riabilitazione psicosociale dal nome molto evocativo “Guarda con i miei occhi”.
Un progetto pensato per entrare operativamente e praticamente nella realtà quotidiana del singolo soggetto in riabilitazione, voluto fortemente dal Responsabile della Struttura il dottor, Luigi Apicella, dalla responsabile del Centro Diurno, la dottoressa, Loredana Caserta e coadiuvato dall’indispensabile presenza di tutta l’equipe del Centro Diurno.
“Guarda con i miei occhi” ha visto la partecipazione di ben 15 pazienti afferenti al Centro Diurno che, nel rispetto delle norme anti covid-19, si sono mossi sul territorio.
Il Centro di Salute Mentale, come da dettami normativi, prevede l’intervento sul territorio e la suddivisione in distretti, favorisce la possibilità di conoscere ed interagire con le diverse realtà territoriali allo scopo di modulare gli interventi realizzabili per i singoli utenti. Sulla base di queste consapevolezze si è deciso di calendarizzare una serie di uscite: Torre di Ruggiero, Satriano, Gasperina, Amaroni, Girifalco e Monte Covello, prevedendo per ciascuna di esse una partecipazione alternata dei ragazzi precedentemente edotti in merito al suo svolgimento.
Secondo la dottoressa Caserta, responsabile del Centro Diurno del Centro Salute Mentale di Montepaone: "La vera riabilitazione non può avvenire solo all’interno di strutture sanitarie preposte alla riabilitazione, appare, infatti, necessario affiancare la teoria alla pratica. Tale azione può permettere una congrua valutazione dei risultati come, ad esempio, un Social Skills Training più spendibile se associato alla vita di tutti i giorn".
Ognuno dei partecipanti ha indicato i luoghi di frequentazione individuale, le principali attrattive del posto, le risorse e le criticità che li caratterizza e, non ultimo, le possibilità di collegamento tra il proprio domicilio ed i servizi di interesse. Calarsi nella realtà del singolo utente ha comportato la previsione di una serie di accorgimenti atti a rispettare la sensibilità dello stesso, che ha scelto di affrontare la situazione potenzialmente problematica, dimostrando di aver acquisito insight e, soprattutto, accettazione e volontà di superamento di tale condizione.
A tal proposito appaiono significative le parole espresse da un utente: "all’inizio non è stato facile affrontare la situazione, ero in preda all’ansia e all’imbarazzo; nell’arco della giornata sono riuscito, contro ogni aspettativa, a superare una situazione che per me rappresentava un ostacolo da anni".
Le varie foto scattate dai pazienti saranno, in un secondo momento, utilizzate per la realizzazione di un calendario da tavolo. Il viaggio di questi ragazzi continuerà per tutta l’estate cercando di garantire uno standard qualitativo adeguato alle necessità dell’utenza.
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