Guerra dell’acqua, Anbi: "La società A2A rispetti la convenzione sui rilasci idrici al Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese. La Regione deve intervenire"

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images Guerra dell’acqua, Anbi: "La società A2A rispetti la convenzione sui rilasci idrici al Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese. La Regione deve intervenire"

  12 agosto 2021 10:35

“Questa Associazione in merito alla vicenda che ha costretto legittimamente il Consorzio di Bonifica di Catanzaro a rivolgersi, nei confronti della società di A2A,  alla Magistratura per vedere rispettati i termini  della concessione per uso irriguo di cui è titolare , evidenzia che  alla società A2A, che gestisce i laghi silani a fini idroelettrici, la legge non affida le funzioni di regolatore, nel caso specifico ad usum delphini,  delle concessioni sottese, né la gestione, a fini idroelettrici dei laghi , può rappresentare per A2A  una posizione  dominante nei confronti di altri concessionari in possesso di regolari titoli concessori che peraltro riguardano  usi prevalenti per legge su quelli industriali, rappresentati dall’uso umano e dall’uso agricolo". Così in una nota stampa di Rocco Leonetti Presidente Anbi-Calabria.

"Quella che vediamo è una distorsione delle regole  che, nello specifico,  penalizza gli  agricoltori, il Consorzio , il sistema economico del catanzarese ma soprattutto la Regione Calabria.   La Regione  titolare della risorsa idrica non può  consentire – prosegue ANBI Calabria –  che chi utilizza su concessione quel bene pubblico   non  rispetti i termini concessori , per il proprio comprensibile ma non condivisibile  tornaconto economico, determinando  situazioni di crisi in settori che sostengono il PIL regionale quale l’agricoltura. Spetta per legge  all’Autorità regionale far rispettare i termini della concessione evidenziando che   per  il mancato rispetto è prevista dalla norma  la sanzione della revoca, nella ulteriore considerazione che alla Regione  spetta anche la tutela dei Consorzi di Bonifica, diritto questo costituzionalmente garantito".

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"Si parla dell’uso di un bene pubblico, l’acqua, ben disciplinato da leggi e regolamenti, non dovrebbe essere  il giudice a richiamarne l’applicazione ove esiste una Autorità a ciò deputata cioè  la Regione,  cui l’Anbi Calabria  chiede, ad alta voce,  una azione forte e decisa soprattutto in un momento di emergenza, quale quello che viviamo, determinato dai   cambiamenti climatici. E’ questa  – conclude l’Associazione Regionale che rappresenta i Consorzi di Bonifica – una azione importante e fondamentale che riguarda non solo il singolo Consorzio ma interloquisce con  lo sviluppo della Calabria, perché non può esserci sviluppo duraturo senza il rispetto  delle regole.”

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