Il Consiglio regionale ha approvato la mozione illustrata da Ferdinando Laghi, presentata ancor prima dell’inizio del conflitto: Laghi chiama in causa tutte le istituzioni contro il riarmo.
28 febbraio 2022 20:13E’ stata approvata in Consiglio regionale la mozione proposta da Ferdinando Laghi e a firma anche di Antonio Lo Schiavo, consiglieri di “De Magistris Presidente”, in merito ai possibili interventi da adottare contro la guerra in Ucraina.
Nello specifico, Laghi e Lo Schiavo - che avevano presentato la mozione già nei giorni precedenti all’insorgere del conflitto, visti i preannunciati venti di guerra - hanno invitato la Comunità internazionale e gli Organismi internazionali, ONU in testa, a compiere ogni sforzo utile a bloccare il conflitto, che in pochi giorni ha già ucciso centinaia di civili e distrutto intere città.
I consiglieri del polo civico, poi, invitano il Governo a ribadire, in ogni sede propria e negli Organismi internazionali, l'indisponibilità dell’Italia a esercitare qualsiasi ruolo attivo, nel rispetto assoluto dell'articolo 11 della Costituzione secondo cui “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Infine, l’invito di Laghi, rivolto al Consiglio regionale, è di fare propri i contenuti espressi nella mozione e di impegnarsi ad assumere iniziative autonome a favore della pace.
“Una mozione che non poteva non essere tenuta nella giusta considerazione ed approvata in Consiglio - ha detto Ferdinando Laghi – ; i fatti che arrivano dall’Ucraina turbano l’Europa ma anche tutto il resto del mondo per la brutalità del conflitto e le gravissime sofferenze che esso sta portando. Abbiamo proposto questa mozione contro una guerra orribile, come tutte le guerre, e contro tutti gli atti che ad essa hanno portato, dando voce anche a tutte quelle richieste che in questi giorni sono state portate nelle tante piazze calabresi dal popolo della pace. Vogliamo, infatti, esprimere la piena solidarietà a tutte le vittime della guerra ed allo stesso tempo manifestare la totale contrarietà alla corsa al riarmo in ogni nazione del mondo”.
La mozione, inoltre, verrà inviata anche al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai capigruppo di Camera e Senato e a tutti i governatori regionali.
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