Guerriero: "L’iniziativa ’romana’ del vice segretario nazionale di FI, Roberto Occhiuto, non può lasciare indifferenti"

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  20 dicembre 2025 12:46

di FABIO GUERRIERO*
 
L’iniziativa ’romana’ del vice Segretario nazionale di Forza Italia, On. Roberto Occhiuto, non può lasciare indifferenti chi, se pur da posizioni diverse, si occupa di politica. La forte impronta liberale impressa da Occhiuto ad una spenta Forza Italia mi sembra una iniziativa necessaria e complessivamente positiva per il Paese tutto.
 
Dinnanzi ad una delle più grandi forze politiche del Paese, il PD, che guarda con eccessivo favore al populismo dei 5 Stelle, la riaffermazione dell’appartenenza al campo liberale democratico di Forza Italia è da salutare con ritrovato favore. Il Presidente Occhiuto prende spunto dalle giuste parole di Marina Berlusconi (molto più attenta di certi alleati della sinistra sui diritti civili e contraria alle politiche sommarie di Trump) e riposiziona il partito nel suo alveo naturale, distante dagli estremismi destrorsi e non aderente ai rigurgiti separatisti della Lega. Di fronte ad un mondo in guerra, ad un’Europa aggredita, prossimi alla sfida per la riforma della giustizia per il riequilibrio dei poteri, serve una rinnovata visione della politica che vede i ‘simili’ dialogare avendo ben chiaro il campo di azione senza sottacere le diversità. Serve, per come indicato da Marina Berlusconi e puntualmente ripreso da Roberto Occhiuto, un campo più grande in cui discutono e fanno proposte gruppi liberali e riformisti anche per rendere la Lega, di ispirazione putinista, sempre meno influente.
 
Inoltre, sul tema dell’immigrazione il Presidente Occhiuto fornisce alla sinistra tutta una ragione in più per aprire un dialogo schietto dichiarando, senza giri di parole: “bisogna pensare a un modello di inclusione dei migranti, che consenta al nostro Paese di contrastare l’inverno demografico rendendo più semplice l’accesso alla cittadinanza”.  Parole importanti, per chi pratica veramente la politica dell’inclusione, che devono essere raccolte e portate ad un tavolo di confronto. Nessuna annessione né adesione al progetto forzista da parte mia ma solo la speranza che quanto sta accadendo possa essere da sprono alla sinistra riformista per ritrovare il coraggio della proposta, anche in dissenso con gli alleati del così detto campo largo, per porre le basi per una nuova fase politica caratterizzata dal dialogo tra le forze che hanno nel loro DNA il riconoscimento nei valori fondanti dell’Europa ed una visione similare sul futuro del nostro Paese nel bacino euro-mediterraneo.
 
  *Aderente a Progetto Civico Italia


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