Gutenberg, Gratteri agli studenti: “Le mafie non hanno bisogno di uccidere, basta corrompere e loro hanno tanti soldi”

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  27 maggio 2023 14:52

di GIACOMOPIO SCALZO

“Fuori dai confini. La 'ndrangheta nel mondo” : al Teatro Comunale di Catanzaro  l’incontro con il procuratore Nicola Gratteri e lo storico Antonio Nicaso che hanno presentato ai ragazzi il loro libro durante la ventesima edizione del Gutenberg.

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Ad aprire la conferenza Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo della Metropolita di Catanzaro-Squillace che ha fortemente voluto essere presente per salutare gli studenti.

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 A presentare l’incontro Rosetta Falbo, Preside della scuola capofila nel progetto Gutenberg, il Liceo Classico P. Galluppi che ha esordito ringraziando il procuratore per la sua presenza.

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Non si sono fatti attendere i saluti del Presidente dell’associazione Gutenberg Calabria, Armando Vitale, che ha ringraziato il Comune di Catanzaro per aver sostenuto il progetto.

Non è la prima volta che Nicola Gratteri è ospite del Gutenberg, “quando possiamo andiamo in giro per l’Italia per parlare ai ragazzi, dobbiamo coinvolgere più persone possibili”, ha detto.

Il procuratore ha voluto che si iniziasse subito con le domande da parte degli studenti delle scuole presenti e ha risposto così ad uno degli allievi: “Oggi le mafie non hanno bisogno di uccidere, basta corrompere e loro hanno tanti soldi”.

Per il Professor Nicaso purtroppo la violenza ha una sua economicità e le mafie si adattano a nuove realtà e contesti economici.

“Ritengo questa mattina utilissima, parlando ai giovani non ho mai perso tempo” questo è solo uno dei preziosi messaggi del procuratore verso i ragazzi. 

La Preside del Liceo Classico ha poi presentato l’associazione “I Ragazzi di Via d’Amelio” che si pone come obiettivo quello di contribuire al contrasto alla criminalità lasciando la parola direttamente a loro. 

Subito dopo a prendere la parola è stato Nuccio Lovene, presidente della Fondazione Trame che avrà ospite al Festival, che si svolgerà dal 21 al 25 giugno a Lamezia Terme, proprio Gratteri, i familiari delle vittime della criminalità e altri personaggi illustri.

Nelle fasi conclusive della conferenza il procuratore ha parlato della sua scorta e del modo in cui il suo lavoro ha stravolto la sua vita, non può più fare un passo senza essere accompagnato, non può andare dove vuole quando vuole ma nonostante ciò si definisce un uomo libero. 

Difatti per lui la libertà sta nel poter dire ciò che vuole anche a costo della sua stessa vita.

 

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