“I Lions nell'emergenza covid19: le proposte per migliorare l'aspetto sanitario”: domenica webinar sull’emergenza sanitaria

L'evento si terrà domenica 8 Novembre 2020 alle ore 10.00 in webinar a cura della X Circoscrizione Lions.

Introduce il Prof. Roberto Iuliano gastroenterologo, modera il Dott.  Maurizio Bonanno direttore di RTS e  conclude il Governatore del Distretto 108YA Prof. Antonio Marte. Parteciperanno tutti i club Lions della suddetta circoscrizione e numerosi responsabili del Distretto Lions delle tre regioni Calabria, Basilicata e Campania .

L'idea dell'evento, voluta dal presidente della X Circoscrizione il medico Roberto Iuliano, nasce dalla crisi indotta dalla pandemia, di certo insolita e di portata mondiale, ma che ha evidenziato i limiti del nostro sistema sanitario e impone come necessarie una serie di riforme.

Servono soprattutto proposte che vadano oltre le recriminazioni al fine di apportare al meglio le forme di tutela di cittadini e pazienti.

Il dilagare dell’infezione da  Cov-2 anche in questa sua seconda ondata, che ha visto triplicare il numero dei contagi, con il suo carico di morte e la difficoltà nella ricerca di un vaccino e di una terapia adeguata, ha evidenziato la fragilità del nostro sistema sanitario.

Inefficienze, ritardi e soprattutto mancato coordinamento tra ospedale, servizi di igiene pubblica e medici di famiglia sono stati i punti di maggiore criticità, di cui dobbiamo tenere conto oggi per non ripetere nel rimanente tempo gli stessi errori.

Con il dibattito di domenica si vorranno  esaminare i punti di criticità e gli eventuali suggerimenti per i cambiamenti necessari.

Purtroppo gli ultimi due decenni, caratterizzati da tagli indiscriminati alle risorse sanitarie, non ha soltanto impoverito la nostra dotazione di posti letto ospedalieri ma anche drammaticamente ridotto gli organici del personale in servizio a livello nazionale e regionale.

Basti solo pensare alle contraddittorie indicazioni sull’adeguato uso delle mascherine. Ogni piano epidemico sottolinea l’importanza di una corretta modalità di comunicazione delle istituzioni con i cittadini e gli operatori.

Si è sempre è saputo che le mascherine fossero utili nel limitare la diffusione del virus specie se indossate dal portatore sano e dal soggetto non ancora contagiato, ma non è stato chiaro sin dall’inizio a diverse persone.

Si sono dimostrati inadeguati anche i servizi di prevenzione di diverse realtà regionali nel coordinamento con il Ministero della Salute. Basti pensare che
alcuni di essi avevano segnalato la presenza  di “strani” polmoniti. Il dato, se fosse stato ben analizzato al lume di quanto già emerso dai dati giunti dall’oriente, avrebbe dovuto fare scattare delle misure di profilassi che invece sono state attuate e applicate con ritardo. Eppure alcune compagnie private di navigazione già dai primissimi giorni dell’anno limitavano l’accesso ai viaggi a cittadini che provenivano dalle nazioni asiatiche. La stessa ufficiale dichiarazione di Pandemia è arrivata in ritardo rispetto a quanto i già specialisti la preannunciavano.

Bisogna rimodulare il modello assistenziale adeguandolo ai tempi ed ai momenti. Bisogna pensare ad una “protezione civile sanitaria” La pandemia ha evidenziato i limiti del nostro sistema sanitario, che pur con tanti pregi tuttavia presenta limiti e impone necessarie riforme in merito all'articolazione del sistema sia nazionale che regionale e locale.
Serve dunque una presa di realtà. Servono soprattutto proposte, ma proposte che possano migliorare nella nostre provincie soluzioni immediate e  non prese in questo breve periodo di tregua, per fare fronte alle successive prevedibili e preannunciate ondate  di epidemia, complicate dalla sovrapposizione della influenza stagionale.
Non dobbiamo e non possiamo farci cogliere impreparati per tutelarci tutti . Il virus non guarda l’età, non guarda il sesso, non guarda il titolo di studio od il reddito e nemmeno il credo politico, è trasversale a tutto ed a tutti.

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