I “luoghi di Storia” della nostra città, che a piccoli pezzi stanno scomparendo, sono un sintomo allarmante di un cambiamento...

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Marisa Provenzano
  13 novembre 2019 12:39

di MARISA PROVENZANO

Come sempre, amando le parole, è con queste che voglio sottolineare il mio pensiero, condivisibile o meno.

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Conservare: Tenere una cosa in modo che duri a lungo, che non si guasti, non si sciupi.

Custodire:  Sorvegliare qualcosa con attenzione e con cura.

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Curare:  Attendere con premura e diligenza a una cosa o a una persona.

Tutelare:  Difendere, proteggere.

L’apparente sinonimia dei termini dovrebbe far pensare, ognuno di noi, al compito che ciascun cittadino ha nella propria vita sociale e privata.

Non è solo incombenza di chi governa, che imposta e cerca di risolvere l’insieme dei problemi politici di varia natura e  che certamente dovrà prestare attenzione al significato di queste parole, ma anche e soprattutto del singolo cittadino, che deve avere attenzione a ciò che appartiene alla sua storia, a quel passato che ha dato identità e Bellezza ai luoghi ed alle realtà presenti.

Non voglio avvalermi della nostalgica rivisitazione di un glorioso passato storico - culturale della nostra città, ma è un voler sottolineare come in questi ultimi decenni sono state cancellate decine di ‘identità’ storiche e culturali di una città che vantava primati e privilegi.

Il mio discorrere ha lo scopo di voler attirare l’attenzione di quanti ancora acconsentono supinamente a decisioni ‘altrui’ sul luogo che appartiene soprattutto a chi vive quella realtà. Manifestazioni, raccolte firme, articoli avranno valore se ognuno di noi si approprierà della città, la difenderà con passione e amore, senza demandare ad altri colpe che spesso sono personali.

Risulterò sicuramente impopolare con il mio dire, ma il passato, che spesso dimentichiamo, è il punto di partenza del nostro futuro, per decidere cosa vorremo essere, come vorremo vivere e che identità ci riconosceremo.

I “luoghi di Storia” della nostra città, che a piccoli pezzi stanno scomparendo, sono un sintomo allarmante di un cambiamento.

Non sempre si può arrestare il ‘cambiamento’, a volte è inevitabile se porta benessere e prosperità, ma se lasceremo che il corso di una storia, scritta da altri e non da noi, continuerà non potremo rammaricarci, perché non abbiamo amato ciò che ci apparteneva, non l’abbiamo saputo conservare, custodire, curare e tutelare; soprattutto non siamo stati capaci di "insegnare" a chi ci governa che la politica è, secondo il suo più vero significato, l’ARTE di governare le società, e la CULTURA è, oltre che un insieme di conoscenze, un'eredità storica che nel suo insieme definisce i rapporti all'interno di un gruppo sociale in riferimento anche al mondo esterno.

 

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