I numeri della giornata al Policlinico: 38 visite e 4 casi hanno richiesto ulteriori accertamenti. La prof. Eugenia Allegra lancia l'idea di una rete oncologica dedicata per abbattere la mobilità passiva
22 settembre 2022 23:13di GABRIELE RUBINO
"Un’adesione che è andata al di là delle aspettative", così la professoressa Eugenia Allegra, professore associato di Otorinolaringoiatria dell'Umg di Catanzaro, tracciando un bilancio della giornata di screening dedicata alla prevenzione dei tumori testa-collo, di cui è stata la referente. Il successo dell'iniziativa "Make Sense Campaign 2022 Hai la testa a posto?", svoltasi nella mattinata di martedì 20 settembre, per la prof. Allegra dimostra come "i tumori testa-collo rappresentino una nicchia (nel senso negativo, poiché sottovalutate) di patologie neoplastiche. Appena si è dato l'input con questa campagna, l'adesione è stata elevata con chiamate che sono arrivate anche ieri. Per dare risposte ai pazienti abbiamo attivato un secondo ambulatorio, rispetto a quello previsto". Le visite si sono svolte nel campus di Germaneto all'interno del Policlinico.
Complessivamente sono stati 38 i pazienti visitati. 20 donne e 18 uomini con un'età media di 50,5 anni. A seguito dei consulti, 4 sono stati rimandati per ulteriori accertamenti: due donne e due uomini con un'età media di 51 anni. Dall'esperienza diretta, Allegra ha individuato almeno tre categorie di utenti che hanno approfittato della giornata di screening. "Una prima tipologia di pazienti erano persone ipocondriache, stimolate dall’informazione. Un'altra categoria era composta da quei soggetti che avevano una familiarità con patologie neoplastiche testa-collo e quindi si sono precipitati. E infine quelli che avevano una sintomatologia che li ha indotti ad aderire alla campagna", ha spiegato la prof. Allegra.
Questi i numeri della giornata di prevenzione. Guardando più in là, la prof Allegra sottolinea: "Chi di competenza dovrebbe pensare alla realizzazione di una rete oncologico dei tumori testa-collo. Sarebbe utile per ridurre, almeno dell'80 per cento l'attuale tasso di migrazione sanitaria per queste patologie. Possiamo fornire risposte ai calabresi sicuramente sul piano diagnostico e riabilitativo già adesso. Noi al Policlinico siamo di fatto un punto di riferimento per pazienti che arrivano da Cosenza, Crotone e Vibo Valentia. Senza pubblicità, ma praticamente con il passaparola. Creando un team multidisciplinare - conclude Allegra - si potrebbero creare le condizioni affinché i calabresi non siano costretti automaticamente ad andare fuori regione per curare queste patologie".
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