"Rispetto all’azione dell’assessore Cavallaro c’è un intera città che protesta, ci sarà un motivo, non pensiamo che sia una semplice antipatia e francamente, tutto a Catanzaro parla contro di lui e la sua azione come delegato di giunta all’Ambiente ed Igiene". A sostenerlo è l'associazione i quartieri in una nota stampa. Che continua:
"E’ palese che quello che a Catanzaro era un piccolo modello di efficienza, anche nel settore Ambiente ed Igiene, è stato distrutto, dilapidato dall’assessore Cavallaro, tanto che ci troviamo a luglio inoltrato e molte zone della città sono prigioniere di una vegetazione dai tratti tropicali.Eppure l’amministrazione cittadina continua a pubblicare calendari di interventi sul territorio, che danno la certezza assoluta che si proceda a vista e che quello che dovrebbe essere ordinario è diventato per la plastica incapacità di qualcuno, assolutamente straordinario.
La città di Catanzaro è la fotografia dell’inefficienza e del pericolo anche sanitario cui sono esposti i cittadini, quando tutti i quartieri e le frazioni sono ricettacolo di sporcizia, di erbacce e di tanti topi che sono diventati quasi giganti.Ci chiediamo cosa serva oggi in estate inoltrata procedere al taglio delle erbacce sulle vie pubbliche, quando le stesse avrebbero dovuto avere un programmazione diversa, forse anche citata nel contratto di servizio con le diverse aziende che lavorano per il comune capoluogo. Per come ci domandiamo se la disinfestazione effettuata sul territorio cittadino, abbia avuto un senso in presenza di una sporcizia dominante.
Questo è il quadro dell’arte, ma nonostante tutto noi esprimiamo compiacimento per il diserbo che è stato effettuato nel quartiere Pontepiccolo in risposta anche alle nostre sollecitazioni. Lo stesso non lo possiamo dire per i quartieri di Pontegrande, Piterà e Janò.
Nel quartiere di Piterà esiste inverosimilmente un intera strada “sconosciuta” alla programmazione del settore dell’assessore Cavallaro, dove però i residenti sono ampiamente conosciuti riguardo alla tassazione del comune di Catanzaro. Questa strada “scomparsa” è Viale Vincenzo Gattoleo, dove non solo c’è un problema igienico-ambientale, una viabilità pericolosa per la presenza di buche, ma cosa ancora più eclettica è l’inizio di un nuovo cimitero monumentale di moto abbandonate, giusto per iniziare la costruzione di un sito di archeologia industriale.
In tutto questo registriamo, di fronte alla protesta dei residenti, la risposta degli uffici comunali che candidamente confessano di aver dimenticato la via in questione per i lavori di diserbo e, suggeriscono di rivolgersi a qualche consigliere comunale (?) Cosa significa tutto questo?
Che Cavallaro ed i suoi uffici dimenticano di programmare gli interventi e che i cittadini per avere il rispetto di un proprio diritto, devono piangere nel grembo di qualche consigliere comunale per ricevere quanto dovuto, come se fosse un regalia, un piacere?
Se questo è il metodo, non siamo certo messi bene, allora facciamo come sta facendo in queste ore il sindaco di Roma per risolvere l’emergenza: esportare i rifiuti all’estero.
Noi esportiamo il buon Cavallaro all’estero".
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