I sindacati calabresi: “Il lavoro sia al centro della riforma della bonifica regionale"

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  30 maggio 2023 10:13

"Dalle varie dichiarazioni che leggiamo sulla riforma della bonifica calabrese, notiamo con rammarico che ad oggi poco spazio è stato dato al confronto rispetto al tema del lavoro",  scrivono in una nota stampa i Segretari Generali delle Organizzazioni sindacali reginali di categoria Michele Sapia (Fai Cisl), Caterina Vaiti (Flai Cgil) e Pasquale Barbalaco (Uila Uil).

"Riteniamo invece che, - proseguono - una complessiva riorganizzazione del “sistema della bonifica” in Calabria, per centrare gli obiettivi che tutti auspichiamo, quali la tutela del territorio e delle comunità`, la garanzia dei fondamentali servizi al comparto agricolo regionale e il virtuoso utilizzo della preziosa risorsa idrica, debba necessariamente considerare come priorità la valorizzazione del lavoro e delle professionalità degli addetti, che sono il vero braccio operativo degli enti consortili".

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"Il comparto della bonifica calabrese – evidenziano – è stato contraddistinto da varie criticità, tagli e silenzi che si sono ripercossi soprattutto sul personale dipendente. La riforma della bonifica è una occasione per ridisegnare questo fondamentale comparto, in una regione fragile e caratterizzata da diverse vocazioni agricole. Non ci appassiona il dibattito sulla denominazione e sulla semplice riformulazione perimetrale degli Enti consortili, bensì occorre instradare un serio confronto rispetto al futuro e alle attività degli Enti Consortili, al ruolo delle maestranze, all’efficientamento gestionale e amministrativo, su come migliorare la qualità dei servizi e del lavoro, in una logica di sostenibilità ambientale coerente con i nuovi indirizzi dettati dalla transizione ecologica".

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"Ribadiamo – concludono Sapia, Vaiti e Barbalaco – la nostra assoluta disponibilità a confrontarci su questi temi, per cui restiamo in attesa sia di conoscere un testo ufficiale di riforma, per fare le nostre valutazioni e approfondimenti, sia di una convocazione da parte della Regione e istituzioni".

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