di FRANCESCO IULIANO
E’ catanzarese (nato nell’antico quartiere di Gagliano) uno dei più promettenti giovani musicisti in ambito nazionale.
Oggi è il primo clarinetto dell’Orchestra regionale veneta, ma Giuseppe Colacino è vincitore di concorsi nazionali ed internazionali e vanta collaborazioni con alcuni tra i più importanti enti lirico- sinfonici italiani fra cui: l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Toscanini, l’Orchestra Giovanile italiana, l'Orchestra regionale Filarmonia veneta, l’Orchestra di Marsiglia, l’Orchestra la Magna Graecia e l’Orchestra la Grecìa della provincia di Catanzaro sotto la direzione di maestri come: Riccardo Muti, Marco Angius, Gèrard Korsten, Thomas Jung, Giampaolo Pretto e Marco Titotto.
Dopo essersi diplomato giovanissimo presso il conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia con il massimo dei voti, Giuseppe Colacino ha continuato i suoi studi presso il conservatorio Cesare Pollini di Padova dove ha terminato il biennio ordinamentale in clarinetto, indirizzo solistico concertistico, sotto la guida del maestro Luca Lucchetta.
E’ vincitore di concorsi nazionali ed internazionali piazzandosi secondo al XIII Trofeo internazionale ‘Città di Greci’; secondo al concorso nazionale ‘Vito Frazzi’ nella categoria musica da camera (con un primo premio non assegnato); secondo al concorso ‘Diapason d’oro 2019’ sezione musica da camera; nel 2019 con il “Quintetto di fiati Antenore “ ha conquistato la finale del ‘Premio delle Arti’ (ex premio Abbado), riscuotendo consensi unanimi da parte della giuria.
Gli ultimi impegni musicali di Giuseppe Colacino lo hanno portato a Foggia dove ha superato brillantemente il concorso per il posto di 1° clarinetto dell’Orchestra all’ICO “Suoni del Sud”.
“Per entrare a far parte di questa Orchestra, come anche nelle altre in cui ho avuto il piacere di suonare (Cherubini diretta da Riccardo Muti o anche l’Orchestra Giovanile Italiana) - ha detto Giuseppe Colacino - ho dovuto sostenere selezioni abbastanza severe. Per quella di Foggia sono state previste due prove eliminatoria ed una finale. Una selezione che ha coinvolto anche più di 50 candidati. Alla fase finale, siamo arrivati in sei ma solo in quattro siamo risultati idonei. Con questa nuova esperienza a Foggia avrò la possibilità di collaborare - come 1º clarinetto - con uno dei personaggi più eclettici del panorama pianistico Italiano ed internazionale, il Maestro Benedetto Lupo che, al termine dell’audizione, quando mi ha chiesto da dove venivo, orgogliosamente gli ho risposto dicendo ‘Maestro, vengo da Gagliano, un piccolo quartiere di Catanzaro, il capoluogo della Calabria’ ”.
Oltre all’attività orchestrale, l’impegno di Giuseppe Colacino sta andando anche nella direzione di affermarsi nell’attività cameristica mediante la creazione del ‘Catacium Wind Quintet’, una formazione composta da ragazzi provenienti dall’hinterland catanzarese e che, come Giuseppe, abbiano voglia di emergere.
“Con il nome ‘Catacium’ - ha aggiunto - abbiamo voluto omaggiare la città che ci accomuna e, a dirla tutta, sarebbe davvero fantastico se le istituzioni si avvicinassero al nostro progetto musicale, aiutandoci a crescere.
La musica è cultura e senza di essa il mondo sarebbe finito.
Purtroppo, però, la Calabria si è dimostrata, il più delle volte, un territorio ostico sotto il profilo musicale ed in tanti, me compreso, abbiamo dovuto fare le valigie per crescere e realizzarci professionalmente. Se qualcuno oggi dovesse chiedermi qual è il mio desiderio più grande, senza alcun dubbio risponderei una Calabria finalmente culla di attività ed opportunità didattiche e professionali con un capoluogo capace di rappresentare una vera e propria fucina culturale”.
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