di CLAUDIA FISCILETTI
Hanno manifestato in tutta la Calabria, in Cittadella, a Lamezia Terme, bloccando una delle strade di passaggio principali, chiedendo a gran voce quale sarebbe stato il loro futuro. I tirocinanti calabresi sono 6.522, e comprendono tutti i settori della pubblica amministrazione (enti locali , uffici giudiziari e assimilati, scuole e siti archeologici e museali), mille di loro sono stati mandati a casa definitivamente dal 31 gennaio, i 200 del MIBAC, invece, lo sono dal mese di giugno. La restante parte sta concludendo il percorso.
"Noi abbiamo lavorato e siamo stati pagato 500 euro al mese dalla Regione Calabria", spiega Giovanna Mercurio, tirocinante di giustizia, che ha partecipato alle mobilitazioni degli scorsi mesi in cui si era iniziato a vedere qualche passo in avanti. "L'assessore regionale Orsomarso ha scritto una lettera al Ministro Catalfo, in modo tale da poter spiegare la nostra situazione ed intercedere per noi", ha continuato Giovanna Mercuri aggiungendo che, a causa della prematura scomparsa della governatrice Jole Santelli, i passi in avanti si sono fermati e, ad oggi, i tirocinanti non sanno quale sia stata la risposta, sanno soltanto che la lettera è stata scritta ed arrivata a destinazione.
"Le politiche per le assunzioni dettate dal Ministero sono poco soddisfacenti, oltre al covid che ha reso la nostra situazione ancora più drammatica", così Giovanna Mercurio illustra la situazione dei tirocinanti, quasi al limite. Tra loro non solo giovani ma anche padri e madri di famiglia che vorrebbero avere sulle spalle una situazione economica stabile.
Per ricapitolare, i tirocinanti chiedono che "la prematura scomparsa della Santelli non metta un freno ai passi che la Regione ha fatto verso di noi, perché si stavano creando dei tavoli tematici e organizzati per il bacino dei tirocinanti e poi se n'è persa notizia. Vogliamo sapere l'esito della lettera al Ministro Catalfo - conclude Giovanna Mercurio- e chiediamo che venga presentato in Consiglio un disegno di legge in cui si crea un bacino anche per noi, in cui vengono storicizzate le nostre risorse".
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