I vertici del movimento Indipendenza Calabria: “Ci autosospendiamo per difendere coerenza e progetto originario”

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  22 agosto 2025 21:59

“Quando abbiamo contributo a far nascere  il movimento  Indipendenza! l'idea era quella  di dar vita ad un soggetto politico oltre  la “destra ” e la “sinistra”. Qualcuno sembra avere frainteso  e pensato che questo voglia  dire essere “ di centro”.  

Il nostro messaggio sarebbe dovuto essere chiaro ed inequivocabile: difesa e valorizzazione delle identità; rispetto per la persona; difesa della dignità  del lavoro; sovranità nazionale e popolare.                              

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Ora,  in Calabria, dopo aver appreso  da Facebook che il nostro segretario regionale stava trattando un'alleanza per una lista comune con l'Udc  a sostegno del presidente uscente Roberto Occhiuto (FI), la segreteria regionale è  stata convocata per il giorno 11 agosto;  in quella occasione  abbiamo avuto conferma dell'iniziativa e il segretario ha fatto un elenco di candidati che, a suo dire, avevano già  dato la disponibilità. Alcuni dei chiamati in causa lo hanno però smentito all'istante mentre di qualche altro abbiamo poi appreso dai giornali che effettivamente  sarà  candidato, ma in un altro partito.                                      

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Nella lunga discussione la maggioranza  dei partecipanti si è  detta contraria all’accordo e la vice segretaria , Antonella Folino,  ha  proposto di non partecipare direttamente alla competizione ed  elaborare un programmi di pochi, essenziali e qualificanti  punti da inviare a tutti  i candidati presidenti con l'impegno a sostenere chi sarebbe stato disponibile a farli propri.

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Il segretario regionale  non ha tenuto conto della  proposta  e la riunione si è  conclusa con l'impegno a rivedersi  dopo ferragosto per le decisioni.

Ora, senza che ci sia stata la  programmata convocazione della segreteria, abbiamo appreso  dai giornali  che Udc e  Democrazia cristiana, rappresentate rispettivamente dal segretario regionale  Salvatore Bulzomì  e dal commissario regionale Michele Ranieli,  hanno siglato “UN'INTESA CON IL SOSTEGNO DI ALTRE FORZE CATTOLICHE E LIBERAL-RIFORMISTE E CON IL CONTRIBUTO DEL  SENATORE FRANCESCO BEVILACQUA ” (Nemmeno di Indipendenza! ). “ La lista  - secondo i firmatari dell'accordo - “  nasce  dalla condivisione dei valori cattolici cristiani che, NEL SOLCO DELLA  GRANDE TRADIZIONE DELLA DC, hanno  contribuito a far crescere e progredire L'Italia,  e che oggi più  che mai risultano indispensabili per il futuro della nostra regione”.

Che la Calabria abbia bisogno di riportare in vita la DC ci sembra veramente inaccettabile.                                  La nostra regione è stata devastata da DC e PCI (con i loro alleati), prima, e da destra e sinistra dopo.             ?Le due  aggregazioni sono  facce della stessa medaglia, espressione di lobby clientelari i cui rappresentati  passano  senza alcuna vergogna dall'una  all'altra.    

Noi, prima che come  “Indipendenza!”  ,  siamo nati come “Comitato fermare la guerra”. Quali sono le posizioni dell'UDC e della DC  sulla  guerra in Ucraina e sul genocidio del popolo palestinese?  Quali sono le idee sulla sanità, sull'istruzione, sulla meritocrazia, sul ruolo dell'Italia nel Mediterraneo, sull'Immigrazione, sul potere delle multinazionali che distruggono la nostra agricoltura e l'ambiente?                                                                                                                                            ?

Noi non siamo portatori di voti ma di idee.          

Noi abbiamo detto di voler combattere  la destra e la sinistra  e in Calabria abbiamo  duramente  criticato sia il presidente Occhiuto e la sua maggioranza  sia  la finta opposizione.  

Essere chiamati  a sostenerli ora, coalizioni e partiti che vivono di apparati clientelari, senza nemmeno aver posto come pre-condizione  l'accettazione di proposte nostre, è  improponibile.                                                                                                    ?

Finora, pur avendole giudicate sbagliate,  abbiamo accettato, senza portare all'esterno il nostro dissenso, le scelte del segretario regionale, nella speranza  che imparasse almeno dalle sconfitte, invece, nonostante le nostre perplessità  si siano sempre  dimostrate fondate e le nostre previsioni azzeccate (come dimostrano le vicende delle elezioni comunali di Vibo Valentia, Lamezia Terme e Rende, lo stesso continua a muoversi come se il partito fosse cosa propria, esponendolo a pessime figure, non solo per i risultati elettorali, ma, soprattutto, per la mancanza di scelte coerenti e di progetti  seri.

Stando così  le cose, non volendo essere identificati come liberi- riformisti desiderosi di resuscitare la DC, o come “collaboratori” del senatore Bevilacqua, o come parenti poveri del Centrodestra in cerca di qualche ricompensa, non possiamo fare altro che AUTOSOSPENDERCI da tutte le cariche e dal partito per tutta la durata della campagna elettorale e fino a quando non ci sarà  un chiarimento sulla validità  o meno del progetto nato a Roma nel Novembre del 2023 e poi confermato e  ampliato a Orvieto nell'estate successiva”.

Lo si legge in una nota del Movimento Indipendenza a firma di Antonella Folino, componente Direzione nazionale  e vice segretaria  regionale, Rocco Dominici vice segretario provinciale Reggio Calabria e componente la segreteria regionale, Francesco Maviglia vice segretario provinciale Reggio Calabria  e componente la segreteria regionale, Francesco Mastroianni componente Direzione nazionale e Monica Nicoletti componente segreteria regionale.

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