All’IIS “E. Fermi” il progetto lettura “I viaggi di Gulliver… è tutto così difficile!”, giunto alla sua seconda edizione, si conferma un’esperienza formativa profonda, coinvolgente e trasformativa. Ideato dalla prof.ssa Rosanna Catalano e coordinato dall’intero Dipartimento di Lettere, il progetto si fonda su una semplice ma potente convinzione: la lettura non è solo un esercizio scolastico, ma un vero e proprio strumento di crescita personale e collettiva. Leggere apre mondi, stimola il pensiero critico, accende emozioni e favorisce empatia. In un’epoca dominata da immagini fugaci e interazioni superficiali, la lettura diventa atto di resistenza e di cura.
Il percorso ha coinvolto tutte le classi del liceo, con letture differenziate per età e incontri con autori e professionisti del settore educativo e psicologico, generando dibattiti, emozioni, riflessioni e vere e proprie connessioni emotive.
Classi prime e seconde: “Il lato più bello” di Alberto Pellai e Barbara Tamborini
Per le classi del biennio, la scelta è ricaduta su “Il lato più bello”, un romanzo che racconta la storia di Viola, adolescente con il sogno di diventare videomaker per dare voce a chi si sente invisibile. Il libro affronta tematiche fondamentali come l’autostima, il bullismo, l’accettazione di sé, il corpo che cambia, i rapporti familiari e con i coetanei.
Gli studenti, guidati dai docenti, hanno analizzato il testo attraverso letture ad alta voce, riflessioni guidate, dibattiti e lavori creativi. L’incontro con l’autrice Barbara Tamborini ha rappresentato il culmine del percorso: i ragazzi hanno presentato le loro attività e si sono confrontati su insicurezze e sogni. Accanto a lei, lo psicologo Giovanni Lopez ha accolto le domande degli studenti, offrendo spunti di comprensione emotiva. Un dialogo sincero, senza filtri, che ha dato spazio alla voce degli adolescenti, spesso inascoltata.
Classi terze e quarte: “Il giovane Caimano” di Domenico Varipapa
Il secondo incontro ha coinvolto le classi terze e quarte con “Il giovane caimano”, romanzo di formazione firmato da Domenico Varipapa, insegnante e autore calabrese. Attraverso una scrittura ironica e intensa, l’autore accompagna i lettori nel mondo di Rino, adolescente alle prese con la propria inadeguatezza, l’ansia sociale e il desiderio di trovare un posto nel mondo.
Durante l’incontro, Varipapa si è raccontato con sincerità e umanità, emozionando il pubblico. Al suo fianco, lo psichiatra Mauro Notarangelo ha aiutato ad approfondire tematiche come l’isolamento degli Hikikomori, i disagi familiari, le radici culturali e il bisogno di appartenenza. I ragazzi hanno partecipato attivamente, dando vita a un confronto intenso, fatto di domande vere e risposte altrettanto sincere.
Il dialogo con l’autore e il professionista ha reso il testo ancora più vivo e ha favorito una riflessione collettiva sul disagio giovanile e sulle possibilità di riscatto che la vita, a volte, offre proprio nei momenti più bui.
Classi quinte: “Non dirmi che hai paura” di Giuseppe Catozzella
L’ultimo appuntamento ha visto come protagonista “Non dirmi che hai paura”, romanzo di Giuseppe Catozzella, vincitore del Premio Strega Giovani. Il libro narra la vera storia di Samia Yusuf Omar, giovane atleta somala che ha affrontato la guerra, la fuga e il mare pur di inseguire il suo sogno olimpico.
Durante l’incontro, Catozzella ha raccontato con passione la genesi di un’opera che è insieme denuncia e testimonianza. “Trova il tuo sogno”, ha scritto a ciascuno durante il firmacopie finale: un messaggio semplice, ma che ha toccato profondamente gli studenti delle quinte classi, ormai in procinto di spiccare il volo verso il futuro. Il sogno è proprio una tra le tematiche più importanti del testo, le altre degne di menzione di cui si è discusso nell’incontro sono la speranza, l’amicizia, i viaggi migratori e il ruolo dello sport in contesti emarginati come la Somalia.
Il pedagogista Claudio Ivan Falbo ha arricchito l’incontro con un intervento lucido e concreto, raccontando le storie vere di bambini e ragazzi che, come Samia, affrontano ogni giorno il buio dell’indifferenza e della povertà. Il confronto è stato diretto, autentico e ha lasciato un segno tangibile nei cuori dei presenti.
Conclusione: leggere per crescere, comprendere, trasformare
“I viaggi di Gulliver… è tutto così difficile!” non è solo un progetto di lettura: è un viaggio interiore, una mappa di emozioni, domande e consapevolezze. Gli studenti hanno imparato che le parole, se ascoltate e vissute, possono cambiare il modo in cui guardiamo il mondo e noi stessi.
Attraverso il dialogo con autori, psicologi, pedagogisti e soprattutto con i propri coetanei, hanno trovato uno spazio in cui potersi raccontare, capire, crescere. In un tempo in cui “è tutto così difficile”, il progetto ha insegnato che, a volte, la risposta più potente può venire proprio da un libro, letto insieme.
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