di MARCO VALLONE
E' andato in scena ieri pomeriggio, in un clima disteso, amichevole e cordiale, il 2° Memorial “Franco Bitonte”. Una partita di calcetto tra la famiglia, gli amici dell'imprenditore e le istituzioni per ricordare la figura di un uomo che ha lasciato un segno tangibile nella promozione dello sviluppo economico e sociale della città. Si parla infatti del fondatore del centro sportivo “Girasole”, luogo in cui tra l'altro si è tenuto il Memorial e che, sin dal 1988, rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per la socialità e lo sport nella città di Catanzaro.
Molte sono state le presenze all'appuntamento: dalla figlia Elena Bitonte, gioiosa spettatrice della partita e coordinatrice dell'evento, agli altri due figli, Dante e Francesco, che hanno preso parte direttamente all'amichevole. E poi tante figure istituzionali: il consigliere regionale Antonello Talerico, ad esempio, direttamente in campo insieme ai consiglieri comunali Antonio Borelli, Francesco Assisi e Marco Polimeni, tra gli altri. E poi ancora il consigliere Sergio Costanzo a fare da coach, e l'ex presidente del consiglio regionale, Domenico Tallini, attento osservatore fuori dal campo. La partita, per la cronaca, è finita 8 a 8: un'amichevole, sì, ma senza esclusione di colpi. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto, in un clima cordiale in cui però tutti si sono spesi per cercare di portare a casa la vittoria. Tuttavia, ecco il pareggio. Un risultato che non scontenta nessuno, forse quello più giusto dato anche il clima di grande emozione.
Questo Memorial serve “per ricordare la memoria di mio padre – ha spiegato Dante Bitonte, figlio dell'indimenticato Franco, prima del match – che è la persona che ha insegnato, a me e ai miei due fratelli, Elena e Francesco, i valori da portare avanti nella vita, che sono soprattutto quelli dell'amicizia, della solidarietà, del rispetto del prossimo e della diversità di idee del prossimo. Proprio per questo teniamo ogni anno ad organizzare questo evento, nel quale una squadra della famiglia gioca contro una squadra di consiglieri comunali di Catanzaro. Sono misti, e quindi al di là delle idee politiche e di come la si pensi su determinati argomenti. E' importante che sia un momento di unione e di ricordo dei valori che cerchiamo di portare avanti nello spirito e nel ricordo della figura di mio padre”. Rispondere relativamente a cosa manchi di più, a Dante Bitonte, del papà Franco è compito non semplice: “Difficile dirlo – ha ammesso Dante -, perché mio padre era una persona con una personalità molto forte e, quindi, ovviamente la sua mancanza si sente. Però, proprio nel suo caso, si trattava di una persona che ti accompagnava giornalmente sia negli insegnamenti che nel modo di vivere, nel modo di fare, nei consigli. Era una presenza veramente, veramente forte. Quindi riuscire a definire qualcosa di specifico viene quasi impossibile”. In ogni caso l'intenzione è quella di portare avanti l'esempio di Franco Bitonte: “Assolutamente – ha chiosato Dante Bitonte, ripetendolo due volte in modo estremamente convinto -. Assolutamente”.
Un pensiero, prima dell'avvio della contesa amichevole della partita di calcetto, è stato espresso anche dal consigliere regionale Antonello Talerico: “Sono qua, prima ancora che come rappresentante politico, come amico della famiglia. Con Franco ci vedevamo spesso su questi campi e anche, in passato, nel locale, nel ristorante, nella pizzeria. Poi siamo molto amici anche con i figli. E' bello continuare a ricordare una persona che comunque è stato un buon esempio per questa città, e lo è stato innanzitutto per la sua famiglia. Lascia un felice ricordo: rendere eterna una persona vuol dire naturalmente anche, in qualche modo, trasferire i valori e i principi che per quella persona hanno rappresentato e che rappresentano oggi per noi”.
Anche Domenico Tallini, ex presidente del consiglio regionale e politico di lungo corso della città di Catanzaro, ha voluto riflettere sul senso di questa iniziativa: prima di tutto, con un “plauso a chi ha avuto l'idea di ricordare Franco Bitonte. E' un'iniziativa benemerita. Franco merita di essere ricordato perché se n'è andato in una fase della vita in cui forse non ha potuto cogliere tutto quello che in un'intera esistenza aveva cercato di realizzare. A parte il rapporto di amicizia antico, l'ho conosciuto da giovane e c'è stata una frequentazione continua: ricordo tutte le sue iniziative imprenditoriali, e ricordo soprattutto una fase triste della vita in cui ha subito anche una grave ingiustizia giudiziaria. E io credo che queste iniziative debbano servire anche a cancellare quella fase, quell'ombra, che è rimasta su una persona che ha voluto bene alla città e che è stato un imprenditore illuminato: una persona che ha dato grandi e molte opportunità di lavoro a diversi cittadini catanzaresi. C'è gente che si è pensionata, e che oggi ha la pensione – ha raccontato Domenico Tallini -, perché è stato lui che ha dato queste grandi opportunità. E' doveroso onorare la sua memoria partecipando, sia pure formalmente, per un saluto, a questo evento, e spero che questo appuntamento nei prossimi anni sia ancora più partecipato perché tutto quello che Franco da vivo non ha avuto probabilmente, ora che non c'è più, forse lo merita proprio. E io sono qua per questo, per testimoniare questa mia amicizia che è durata sia quando era un imprenditore illuminato, con tante amicizie in atto, sia quando poi ha avuto i momenti tristi”.
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