Fratelli D’Italia Catanzaro, Circolo "Alter", Gioventù Nazionale e Azione Universitaria, organizzeranno una serie di iniziative in occasione del Giorno del Ricordo.
Da martedì 7 febbraio a venerdì 10 febbraio sarà allestita una mostra presso il palazzo dell'Amministrazione Provinciale.
Attraverso l’esposizione di dodici pannelli, con foto e didascalie, verranno ricordate le sofferenze, le torture e l'onta dell'esodo di migliaia di Italiani del nord-est, dell'Istria, della Città di Fiume e delle coste della Dalmazia.
La mostra ha l’intento di promuovere una memoria condivisa rispetto ai tristi eventi che hanno caratterizzato la Seconda Guerra Mondiale.
Un percorso, quello verso una memoria condivisa, ancora oggi avversato da qualche nostalgico negazionista che, inneggiando al generale comunista Tito, prova a mettere in dubbio la pulizia etnica di matrice ideologica perpetrata ai danni di migliaia di italiani che hanno conosciuto la morte nelle foibe.
Proprio con l'istituzione della Giornata del Ricordo nel giorno del 10 febbraio, grazie alla spinta delle associazioni degli esuli, si è voluto riconoscere che questi nostri fratelli siano stati uccisi, derubati, derisi, solo perché difendevano il loro status di Italiani e le terre in cui erano nati e vissuti fino all'arrivo dei comunisti titini.
Attraverso le nostre iniziative invitiamo tutti, soprattutto i giovani, a riflettere e non dimenticare le sofferenze ed i dolori che hanno patito gli esuli istriani.
La commemorazione continuerà nella mattinata di venerdì 10 febbraio nel quartiere Giovino con una deposizione di fiori in Via Martiri delle Foibe e nel pomeriggio in piazza Grimaldi dove, alle 18:30, si terrà una fiaccolata in modalità statica.
Non può esserci futuro senza ricordo del passato, senza la condivisione degli errori e degli orrori che hanno caratterizzato i periodi più bui e tristi della nostra Nazione. Una memoria condivisa per evitare il ripetersi di fatti ed eventi tragici.
Riteniamo che questo sentimento possa essere ben interpretato dalle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: " I crimini contro l'umanità scatenati in quel conflitto non si esaurirono con la liberazione dal nazifascismo, ma proseguirono nelle persecuzioni e nelle violenze perpetrate da un altro regime autoritario, quello comunista".
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