"Questi mesi di emergenza sanitaria da Coronavirus hanno evidenziato le carenze di un Sistema Sanitario Nazionale allo stremo già da tempo a causa di anni di tagli e definanziamento al mondo della sanità. Tagli voluti da una politica che ha anteposto la logica di profitto e bilanci al diritto alla salute. A farne le spese sono stati soprattutto, in questi ultimi mesi, le fasce più deboli della società. Anziani e personale delle RSA e più ampiamente tutti i lavoratori della sanità, che hanno rischiato la propria salute, e in alcuni casi la stessa vita, stando in prima fila, spesso con nessuna garanzia e protezione". Lo afferma in una nota Potere al Popolo Catanzaro.
"Li abbiamo chiamati “Eroi”, facendoli oggetto della nostra gratitudine, ma una volta calata l’attenzione sull’emergenza sanitaria, questi ringraziamenti non si sono trasformati in un reale sostegno per le loro condizioni lavorative.
Pensiamo solo alla nostra città. Ormai da mesi i lavoratori precari della sanità catanzarese stanno portando avanti una mobilitazione per la stabilizzazione, fatta di interminabili presidi, scioperi, occupazioni. Dopo la mobilitazione nazionale e l’incontro al Ministero della Salute del 29 Maggio scorso sembra che il governo abbia mantenuto, almeno in parte, gli accordi presi con l’Unione Sindacale di Base, tramite cui i lavoratori si sono organizzati durante il tavolo. Infatti, è stato approvato dal Parlamento l’emendamento al decreto “Rilancio” che finalmente va a sanare la situazione dei precari che raggiungono o raggiungeranno i 36 mesi di lavoro con contratto a tempo determinato nel sistema Sanitario Nazionale entro il 31/12/2020", spiega Pap.
"Una norma che doveva già essere inserita nella prima versione del DL ma che è misteriosamente sparita la notte prima che lo stesso fosse emanato, senza che nessuno ne sapesse il motivo o men che meno se ne assumesse le responsabilità. Ci sono volute manifestazioni nazionali e presidi sotto alle Regioni affinché, ad almeno una parte dei famigerati “eroi”, fosse riconosciuto il sacrosanto diritto ad un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Troppo poco e troppo in ritardo! Considerando anche il fatto che adesso la palla passa alle regioni, che avranno tempo fino al 2022 per stabilizzare i precari emanando i contratti a tempo indeterminato, ennesima sciagura prodotta dalla frantumazione di un unico SSN in 20 sistemi regionali".
Come Potere al Popolo Catanzaro "ribadiamo la solidarietà già espressa nei mesi passati, che abbiamo manifestato stando al fianco dei lavoratori, senza bandiere e nel rispetto delle loro rivendicazioni.
- È necessario che ogni singolo contratto precario venga immediatamente convertito a tempo indeterminato, è necessario che vengano stanziati nuovi fondi per la sanità pubblica, l’unica che si è dimostrata in grado di affrontare l’emergenza sanitaria.si deve procedere nell’ottica di riorganizzare tutto il Servizio Sanitario su base nazionale per evitare spreco di risorse e disuguaglianze tra i cittadini e i lavoratori.
- Servono nuove assunzioni e un contratto unico per chi opera in sanità che riconosca aumenti salariali in linea col resto d’Europa e dignità professionale"
"E vogliamo tutto questo ora, prima che una nuova emergenza ci colga nuovamente impreparati. Per questi motivi, pur accogliendo con favore la possibilità di stabilizzazione dei precari del 2020 siamo convinti che la lotta è appena iniziata e sosteniamo i lavoratori e le ragioni dello sciopero perché la retorica non basta non serve definire eroi medici infermieri e OSS se poi li si consegna ad un destino di precarietà ed incertezze", conclude Potere al Popolo.
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