Il 25 aprile social organizzato a Catanzaro dall'Anpi. Vallone: "Conoscere la Storia serve ad avere coscienza del motivo essenziale per cui si celebra la Liberazione"

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Mario Vallone
  23 aprile 2020 17:50

di CLAUDIA FISCILETTI

Il 25 aprile è ormai alle porte, il 75esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dalla dittatura nazifascista è sempre stata una celebrazione caratterizzata da cortei, manifestazioni e incontri in piazza. Quest’anno però il coronavirus ha costretto, a ragione, a modificare le modalità di celebrazione di questa giornata che è fondamentale per la storia del nostro Paese. L’Anpi mostra la sua resistenza anche al covid-19, impedendo a questo mostro invisibile di rendere vana la memoria di un giorno tanto importante per la democrazia. Mario Vallone, presidente del Comitato provinciale dell’Anpi, ha spiegato a La Nuova Calabria quali saranno gli eventi -tutti social- che seguiranno fino al 25 aprile.

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Le celebrazioni di quest’anno saranno totalmente diverse da quelle degli anni scorsi, come potremo festeggiare il 25 aprile?

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“Si, questo 25 aprile particolare. Lo è per via della situazione sanitaria che ha costretto tutti a ripensare alle modalità di celebrazione.  Quest’anno, essendo il 75esimo anniversario della Liberazione, ci tenevamo in maniera particolare a celebrare questo giorno e avevamo già in programma grandi eventi che per ovvie e giuste ragioni non abbiamo potuto concretizzare. Abbiamo comunque messo in campo una serie di iniziative sui social, dal Nord al Sud Italia. Nella fattispecie anche a Catanzaro abbiamo pensato ad una serie di progetti, dal momento che da 16 anni abbiamo sempre dato vita a qualche evento per poter festeggiare il 25 aprile nel capoluogo calabrese. Il 24 aprile, alle 10.30, ci sarà una video conferenza dal titolo "Aspettando il 25 aprile" in collaborazione con l'Istituto comprensivo "Gianni Rodari" di Soveria Mannelli, a cui parteciperanno sindaci da tutta la provincia e dirigenti scolastici. Nel pomeriggio, alle 18, sulla pagina facebook Anpi Comitato Provinciale Catanzaro, vi sarà una diretta per l’evento “Canti e musica per continuare a (R )esistere” con Danilo Gatto. Il 25 aprile poi l’evento centrale, anche se in una piazza virtuale, durante cui si potranno ascoltare le parole di Carla Nespolo, presidente nazionale Anpi, in diretta su tutti i canali social dell’associazione. Alle 15, orario simbolico perché a quest’ora ogni anno parte a Milano il grande corteo nazionale, ci affacceremo ai balconi con il tricolore, intonando Bella Ciao. Dopo il corteo virtuale, il Comitato Anpi Catanzaro alle 17 farà un’altra diretta facebook, questa volta dedicata alla partigiana Marisa Ombra”.

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Quanto è importate continuare a celebrare il 25 aprile?

“E’ molto importante, questa data simboleggia una parte fondamentale della storia italiana, conoscerla vuol dire avere coscienza di ciò che è stato e, soprattutto, spinge a non perdere di vista il motivo essenziale per cui si celebra: la Liberazione dell’Italia dalla dittatura nazifascista che è durata vent’anni. In questo momento di emergenza coronavirus le persone sono giustamente preoccupate, da un mese rimangono a casa in quella che spesso viene definita una limitazione della libertà. Ecco, questo potrebbe portare a riflettere sul modo in cui si è vissuto per vent’anni in Italia sotto la dittatura, con il coprifuoco, con giornali che venivano fatti chiudere e sindacati aboliti”.

In occasione della Festa della Liberazione l’Anpi Catanzaro a donato una serie di libri sulla Resistenza ai detenuti della Casa Circondariale di Siano.

“Rifacendomi all’art. 27 della Costituzione secondo cui “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”, ho deciso di regalare dei libri riguardanti il periodo della Resistenza, avendo dimostrato i detenuti grande interesse per quel periodo storico durante il programma che seguo dal 2018, “Studiare la Costituzione in carcere”. Hanno avuto anche la possibilità di incontrare l’unico partigiano ancora in vita della provincia di Catanzaro, Carlo Manente. Attraverso la storia della c’è stata la possibilità di far conoscere ai detenuti l’esistenza di momenti nella vita in cui bisogna schierarsi dalla parte giusta perché altrimenti, schierandosi dalla parte sbagliata poi si paga il prezzo di cose che segnano per tutta la vita”.

Cosa pensa delle ultime dichiarazioni fatte dal senatore Ignazio La Russa riguardo il 25 aprile? ("diventi una giornata per ricordare le vittime del Coronavirus e i caduti di tutte le guerre" ndr)

“Se il senatore La Russa può esprimere la sua opinione in totale libertà è grazie ai partigiani che hanno liberato l’Italia dal nazifascismo, 75 anni fa. Altro discorso è la richiesta di rispettare i morti. In questo caso è legittimo piangere tutti i morti, ma questo non vuol dire che bisogna dimenticare le responsabilità e le azioni che hanno fatto in vita. In qualsiasi caso al senatore hanno già risposto persone che riconoscono l’importanza del 25 aprile e che non sono necessariamente di sinistra come Gianfranco Rotondi, presidente della Fondazione Dc e vice capogruppo di Forza Italia alla Camera ("il 25 aprile si festeggia la liberazione dal fascismo, ogni variante sul tema è inaccettabile" ndr), è noto dopotutto che i partigiani non erano solo comunisti ma tra di loro c’erano anche liberali, cattolici, socialisti e così via. A coloro che parlano di un passato da cancellare o da dimenticare bisogna rispondere che dal 17 marzo, in piena emergenza coronavirus, il Ministero degli Interni ha disposto la scorta per Carlo Verdelli, ex direttore di Repubblica (proprio in queste ore è stata data la notizia che non ne sia più il direttore ndr) per le minacce di morte che riceve dai gruppi neofascisti, a causa del suo lavoro, nel 2020. Si capisce bene che ancora la Storia non può essere cancellata, non finchè non verrà riconosciuta la responsabilità delle azioni compiute in passato".

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