Il "Batticuore" del prof Indolfi: nel libro, le vicende di singole persone diventano esempio di prevenzione

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Il professor Ciro Indolfi

Il libro scritto dal prof. Ciro Indolfi, direttore della Cardiologia Universitaria di Catanzaro,  edito dalla casa editrice Rubbettino è stato presentato nei giorni scorsi a Roma

  16 dicembre 2023 09:42

La copertina è la fotografia di un antico portone di Marcellinara, in provincia di Catanzaro, recuperato attraverso l’arte. Al centro di questo portone vi è disegnato un cuore. E' l'immagine giusta per “BATTICUORE”, il libro scritto dal Prof. Ciro Indolfi, direttore della Cardiologia Universitaria di Catanzaro,  edito dalla casa editrice Rubbettino e presentato nei giorni scorsi a Roma, perché la porta è la metafora verso la longevità di questo testo divulgativo.

La conoscenza ci renderà più sani e più longevi. Ma come trasmettere le informazioni che oggi i medici hanno ad una popolazione generale?

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“Batticuore – ha spiegato il Prof. Ciro Indolfi - utilizza un metodo didattico nuovo che si basa sulla narrazione per sensibilizzare e educare le persone. Il racconto di singole esperienze le rende meno eccezionali, più vere e più naturali, dando la misura della malattia nella fisiologia dell’esistere, aiutandoci a superare quello stato d’animo di rifiuto che considera la malattia un evento eccezionale che mai ci coinvolgerà”.

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Nel corso della presentazione del libro a Roma, durante i lavori del Congresso annuale della Società Italiana di Cardiologia, le vicende di singole persone, narrate nel testo, diventano l’esempio di come prevenire e prendere consapevolezza delle malattie cardiovascolari.

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Solo per citare alcuni esempi. Nel primo capitolo il protagonista è Ernesto: ha un arresto cardiaco. La moglie è con lui e in quei drammatici momenti non riesce a fare null'altro che gridare. Il cognato che sente gli fa il massaggio cardiaco. Nel racconto viene così descritto cosa fare in quei momenti: un'informazione che può essere utile a tutti e può salvare anche la vita.

Nel quattordicesimo capitolo, è narrata la storia di Angela, 64 anni, insegnante di matematica, preoccupata per il tumore al seno che cercava di controllare con mammografie fatte ogni anno che invece viene colpita da un infarto miocardico. Purtroppo, Angela non sapeva che la causa principale di morte nella donna sono le malattie cardiovascolari. Prima dell'infarto aveva colesterolo alto e diabete e non si era mai controllata. Anche qui un metodo nuovo con storie e aneddoti aiuterà a raggiungere gli obiettivi primari per allungare la nostra sopravvivenza.

L’obiettivo ambizioso della medicina futura dovrà essere una via quanto più libera possibile dalla malattia.  Dopo aver curato tantissimi pazienti, il Prof. Ciro Indolfi ha evidenziato che la terapia delle malattie, anche quando efficace, deve, paradossalmente, ritenersi una sconfitta.

“La prevenzione delle patologie – ha spiegato il Prof. Ciro Indolfi -  rappresenta il vero grande successo della medicina. Molte morti cardiache possono e devono essere evitate, ma, per ottenere questo risultato, la popolazione deve avere la cognizione del proprio stato di salute, dei fattori di rischio, dello stile di vita appropriato, conoscenze di cui sono depositari sostanzialmente i medici. La prevenzione efficace necessita di un cambio di paradigma. Il cittadino sano e ancora più il paziente – ha concluso - devono essere essi stessi consapevoli e responsabili del proprio stato di salute.

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