"Il beffardo Gustavino" nei versi della prof Ferragina

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La professoressa Rita Ferragina
  08 maggio 2020 20:42

di RITA FERRAGINA*

Il beffardo Gustavino

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è un pigro ciondolone

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beve sempre vino

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anche a colazione

di lavorare voglia

proprio non ne ha

per pagare allora

i soldi chi glieli dà?

 

   A voi or mi presento

son Beppe Gustavino

da tutti così chiamato

perché mi piace il vino

Io vivo alla giornata

tirando come posso

di certo non rifiuto

un bel calice rosso.

Il viso ho paonazzo

il naso tondo tondo

la pancia pronunciata

sembro un mappamondo.

Le tasche ho sempre vuote

monete non ho mai

ma son contento tanto

allegro proprio assai.

Io son felice quando

mi accomodo in cantina

e il mio pensiero fisso

ci vado ogni mattina.

Guardando  poi le botti

mentre son seduto

m’allegro e mi sollazzo

dopo aver bevuto.

Di lavorar per certo

la voglia proprio manca

perciò mia moglie sbotta

di mia pigrizia è stanca

non fa che ricordarmi

d’imparar un’arte

io la zittisco sempre

ragione ho da mia parte.

A me ricorda l’arte ?

Io la possiedo bene !!!

so gustare il vino

come  mi conviene.

Tutto in un baleno

ingurgito il bel “rosso”

mi fa sentire forte

senza problemi addosso.

La sera barcollando

di “nettare” riempito

lascio la cantina

col mio solito rito.

tra scherzi e giusti inganni,

l’oste faccio incantare

e con sottil furbizia

scappò senza pagare.

*Professoressa di Scienze Umane e di Filosofia

*

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