Il benessere psicofisico degli studenti nei pensieri dell'Umg di Catanzaro, Cuda: “Problema nazionale”

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images Il benessere psicofisico degli studenti nei pensieri dell'Umg di Catanzaro, Cuda: “Problema nazionale”

  30 giugno 2025 16:27

di MARCO VALLONE

Nell'ambito del progetto “PRO-BEN”, finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca con l'obiettivo di promuovere il benessere psicofisico, si è tenuto questa mattina, presso l'Università Magna Graecia di Catanzaro, il convegno intitolato “Il benessere degli studenti: dalla scuola all'università”. La prevenzione del disagio psicologico ed emotivo, oltre al contrasto delle dipendenze patologiche tra gli studenti universitari, è alla base delle ragioni per cui si procede a svolgere questo genere di iniziative di riflessione molto sentite nel mondo giovanile.

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Il problema relativo, per esempio, all'ansia porta talvolta gli studenti ad abbandonare il proprio percorso universitario: “E' un problema non limitato esclusivamente al nostro ateneo ma è un problema di carattere nazionale. Ne discutevo anche con i rettori di altri atenei – ha sottolineato il rettore dell'Università Magna Graecia, Giovanni Cuda -. Una percentuale ormai significativa di studenti ha delle problematiche di carattere psicologico, che riconoscono varie nature e varie origini. Ad esse dobbiamo però riuscire a dare una risposta, al fine di consentire ai nostri studenti di poter affrontare con grande serenità gli studi, permettendo loro di affrontare la loro carriera universitaria senza quelle tensioni che portano in alcuni casi anche ad un abbandono. Su questo io devo ringraziare onestamente il centro interdipartimentale di servizi per la psicologia, la CISP, che opera presso il nostro ateneo e lavora da molti anni con gli studenti, cercando di dare loro delle risposte operative, mettendoli nelle condizioni di poter superare queste problematiche. Il problema però non è solo legato all'università, perché molti dei ragazzi del primo e del secondo anno arrivano già nel nostro ateneo con delle problematiche, dei disturbi, che dobbiamo essere bravi ad intercettare dando rapidamente risposta. Questa giornata, nell'ambito del progetto 'PRO-BEN' (che ha per capofila l'Università della Calabria, con referente la professoressa Angela Costabile), ha proprio questa attenzione: cioè concentra il focus su una tematica di grande importanza a cui noi siamo molto sensibili”.

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“Mi fa piacere essere stamattina in una realtà importantissima della Calabria, quale è l'università Magna Graecia di Catanzaro – ha evidenziato da parte sua l'europarlamentare Giusi Princi, presente anche lei all'iniziativa -, con un rettore illuminato, Giovanni Cuda, che ha voluto dare seguito ad un progetto importantissimo legato al benessere psicologico e al supporto che viene dato a tutta quanta la popolazione studentesca ed anche ai docenti. Si vogliono intercettare le prime forme di disagio psicologico intervenendo mediante un servizio che loro hanno istituito nel 2023, cioè il Centro Interdipartimentale di Supporto Psicologico. Questo si lega benissimo all'iniziativa che la Regione Calabria ha fortemente voluto, con il presidente Occhiuto, istituendo lo psicologo scolastico in tutte quante le istituzioni di primo e di secondo grado nella regione. Quindi camminiamo insieme affinché si vada a supportare una fragilità sempre più comune, legata al malessere che si vivono gli studenti. La azzeriamo con un servizio legato alla prevenzione, andando ad accompagnarli laddove si individuino i primi sintomi: questa è una regione che ha a cuore il benessere degli studenti”.

All'appuntamento non è mancato neppure Massimo Aiello, presidente dell'Ordine degli Psicologi della Calabria, che ha tenuto a chiarire come l'Ordine stia “lavorando sia con il mondo universitario accademico che con la Regione. Questo al fine, intanto, di accedere a dei fondi, a delle risorse che ci consentano di attivare dei servizi che favoriscano il benessere degli studenti. Le ricerche infatti ci dicono che bisogna intervenire in tal senso, dando delle risposte, aprendo degli sportelli d'ascolto e dando dei suggerimenti nel momento in cui si trovano delle condizioni di difficoltà, per esempio nell'ambito dello studio”. Tenendo conto di come dati IPSOS stiano ad indicare come quasi un terzo degli italiani abbia dichiarato di soffrire di ansia, come si interviene tra i giovani relativamente a questo genere di questione? “I dati ci dicono che l'accesso ai servizi, per quanto riguarda la salute mentale, è intorno ai 40 anni – ha rilevato Massimo Aiello -. Il lavoro che stiamo facendo come Ordine, come Università, e come Regione, è quindi favorire quelli che sono i meccanismi della prevenzione che ci consentono di anticipare la cronicizzazione, intervenendo presto attraverso dei colloqui psicologici o attraverso la psicoterapia. L'obiettivo è quindi quello di ridurre al minimo quello che poi è l'approccio farmacologico: esso è importantissimo anche, però bisogna utilizzarlo nelle fasi e nelle condizioni di acuzie, non in una fase primaria dei sintomi”.

Moderatrice dell'incontro è stata la professoressa Valeria Verrastro, professoressa associata di psicologia dello sviluppo e dell'educazione dell'ateneo catanzarese, che ha commentato come alla base del convegno odierno vi sia stata la volontà di “unire scuola e università. Oggi dibattiamo su come stanno gli studenti, quelli della scuola e quelli delle università, e relativamente a quali siano gli strumenti per aiutarli e sostenerli in questi ambiti diversi. Abbiamo voluto concentrarci su scuola e università perché vediamo questi ragazzi passare gran parte del tempo in questi luoghi, che dovrebbero essere anche di protezione e di cura”. Per affrontare problemi importanti, come quelli dell'ansia e della depressione, “l'università ha promosso una serie di iniziative durante l'anno – ha evidenziato la professoressa Verrastro -. Inoltre ha degli sportelli psicologici attivi per sostenere gli studenti: abbiamo assunto 7 psicologi per fare anche questo e quindi questo è un progetto che stiamo portando avanti. Bisogna ascoltare quelli che sono i bisogni: effettivamente oggi l'ansia, la depressione, i comportamenti disfunzionali, l'uso delle droghe sono in aumento. L'università ha il dovere di fare tanto”. Infine il dirigente scolastico Giulio Comerci si è riferito a un “connubio felice tra scuola e università”, cui si è fatto riferimento in questo incontro, considerando “la scuola come un laboratorio privilegiato per la stessa università. Ci predisponiamo a un futuro che veda il tema del benessere non come tema accessorio ma come fondamento per fare scuola oggi”.

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