Il blitz sulla spiaggia di Roccelletta fa infuriare i turisti: "Pretendono il rispetto delle regole senza garantire servizi" (VIDEO)

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images Il blitz sulla spiaggia di Roccelletta fa infuriare i turisti: "Pretendono il rispetto delle regole senza garantire servizi" (VIDEO)
Sequestro a Roccelletta
  28 agosto 2019 18:32

di PAOLO CRISTOFARO

ROCCELLETTA DI BORGIA (CZ) -  Dalle prime ore della mattinata, a Roccelletta di Borgia, sulla spiaggia di fronte il camping "Calabrisella", è partita un'operazione coordinata dal Comando della Polizia Locale e dai Carabinieri. L'intervento era mirato al sequestro di ombrelloni di villeggianti piazzati abusivamente e in maniera stabile su un tratto di spiaggia facente parte del demanio pubblico. Il Comandante dei Vigili Urbani, Salvatore Scarfone, ha spiegato la necessità di far rispettare la legge, rispetto alle normative comunali, alla direttive della Capitaneria di Porto e anche delle normative vigenti a livello nazionale ed europeo, data l'area SIC presente. 

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Tuttavia, a farne le spese sono stati i turisti ospitati nel camping e non solo. "Non esiste un piano spiaggia funzionale", esclamano i bagnanti che, scesi in spiaggia questa mattina, non hanno più trovato ombrelloni, sedie, giocattoli dei bambini, pedalò, gommoni, canoe e tutto il resto. "Senza preavviso, oggi, ci siamo ritrovati tutti gli oggetti sequestrati; oggetti che avevamo lasciato in spiaggia per comodità e senza dar fastidio a nessuno" hanno esclamato. "Sarei disposta a pagare tutto il dovuto al Comune di Borgia, ma non mi viene consentito", ha dichiarato invece la proprietaria del campeggio. "Non mi sono mai sottratta rispetto alle responsabilità. Pago circa 9 mila euro per due mesi d'estate di sola spazzatura all'Ente, ma proprio per la mancanza del piano spiaggia siamo bloccati", ha incalzato. 

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Fermissimo il Comandante Scarfone, invece, che insieme ai Carabinieri della locale stazione ha redatto i verbali dell'operazione e informato i proprietari di ombrelloni e altri beni sequestrati. "Bisogna garantire il rispetto delle regole. E' vero, non esiste piano spiaggia per garantire l'adeguata gestione degli spazi, ma non è mia competenza occuparmene. Di certo non posso chiudere un occhio su un'occupazione abusiva dello spazio pubblico" ha dichiarato. I bagnanti e i residenti, al contrario, hanno protestato senza mezzi termini, anche direttamente con le autorità responsabili del sequestro.

"Il Comune pensasse alla spazzatura che da giorni lascia accumulata fuori dal campeggio, nonostante le tasse pagate, piuttosto che alle paperelle dei bambini e agli ombrelloni piazzati in spiaggia", dice qualcuno. "Ho telefonato più volte agli uffici per segnalare i cumuli di rifiuti" - spiega una turista residente nel Nord Italia - "ma non ho ricevuto risposta" ha detto. Ora i villeggianti, per avere indietro sdraio, ombrelloni, giochi dei bambini e altro, dovranno pagare una contravvenzione al Comune di Borgia, che intanto ha trasferito tutti i materiale al deposito per i sequestri amministrativi. 

"Ci sono problemi di gran lunga più seri. E' pazzesco che a fine agosto l'Ente si preoccupi di eseguire blitz all'alba per sequestrare ombrelloni, secchielli e palette", continuano altri frequentatori del tratto di spiaggia. Il Comandante della Polizia Locale - in risposta anche alle sollecitazioni di quanti hanno protestato - ha parlato di un'occupazione che si ripete nei mesi e negli anni. "Abbiamo dissotterrato ombrelloni ancorati con blocchi di cemento. Qualcuno riferisce anche di postazioni affittate a pagamento senza alcun autorizzazione, ma per il momento questa vicenda rimane ancora in fase di indagine, anche per questo è stata coinvolta la stazione dei Carabinieri e con i colleghi stiamo verificando tutte le dichiarazioni". 

Nel frattempo, sulla spiaggia di Roccelletta, i turisti - dai più grandi ai più piccoli - rimangono a braccia incrociate,  vittime più o meno inconsapevoli, di uno scontro tra rispetto dei diritti e dei doveri che si protrae da tempo, tenuto acceso dai soliti blocchi burocratici, dalla lentezza amministrativa e da normative non sempre limpidissime. Allo stesso tempo, fuori dal camping e a pochi metri dalla spiaggia teatro del sequestro, i cumuli di rifiuti (per i quali sono state pagate tutte le tasse previste) giacciono tra caldo, insetti e cattivi odori.

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